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Videosorveglianza, trend e mercato. All’orizzonte nuovi player cinesi

29/01/2021

LONDRA (UK) – Nel 2019 il mercato globale dei dispositivi di videosorveglianza aveva un valore pari a 19,1 miliardi di dollari e rappresentava il 56% del business dei prodotti di sicurezza fisica. Il 2020 ha determinato un calo della domanda che Memoori, società specializzata in ricerche di mercato per la sicurezza e lo smart buildingstima essere scesa a 18,1 miliardi di dollari. Le previsioni degli analisti non sono però allarmanti per il futuro della videosorveglianza, tutt’altro: nell’ultima indagine – Future Trends in the Global Video Surveillance Market – si prevede una crescita a un CAGR di circa il 7% fino al 2025, quando il mercato raggiungerà i 25,3 miliardi di dollari. Questo sviluppo sarà trainato da una serie di fattori tra cui la rinascita della domanda, repressa durante la pandemia da Covid-19, i software di analisi video con Intelligenza Artificiale, la Videosorveglianza “as a service” (VSaaS) e l'integrazione con l’IoT. 

 L'integrazione nella sicurezza fisica è ormai un requisito comune, ma nei prossimi tre anni anche il Building Internet of Things (BIoT) diventerà una realtà e le telecamere IP – prevedono gli analisti di Memoori – saranno direttamente collegate all'interno di questi sistemi e offriranno la possibilità di rispondere a molte altre esigenze, non necessariamente legate alla sicurezza. Le telecamere IP diventeranno un sensore comune negli edifici.

Non sono da trascurare, nel considerare l’evoluzione del mercato, gli aspetti geo politici e le misure di protezione e/o boicottaggio adottate in particolare da Cina e Stati Uniti, misure che avranno un impatto sulla crescita del comparto non inferiore a quello impresso dai progressi della tecnologia. Un esempio. I due produttori attualmente leader nel mercato delle apparecchiature di videosorveglianza, Dahua e Hikvision, spiegano gli analisti, sono stati fortemente penalizzati dall’adozione di tariffe di importazione e restrizioni da parte del governo degli Stati Uniti. Se mantengono ancora una posizione dominante è grazie al loro posizionamento nel più grande mercato del mondo, la Cina. Questo li colloca in un campionato diverso rispetto anche ai più grandi produttori occidentali. Il mercato interno cinse mostra il più alto tasso di crescita, al quale hanno senz’altro contribuito i cospicui investimenti in progetti di Safe City. 

 All'orizzonte si intravvedono anche altre aziende cinesi che aspirano a una fetta del massiccio investimento pubblico. Huawei, tra le più grandi società di comunicazione al mondo, sta spingendo verso la videosorveglianza. Ciò potrebbe ridurre la roccaforte di Hikvision e Dahua. Su queste dinamiche i produttori occidentali non hanno alcun controllo, ma hanno lavorato di più sui loro punti di forza, sviluppando la loro esperienza in materia di sicurezza informatica che, osservano gli analisti, sembra essere invece un punto debole di alcuni prodotti cinesi.

Di IoT, intelligenza artificiale, cloud, smart building e smart city si parlerà anche nell’evento on line secsolutionforum 2021 (28-29-30 aprile), a partecipazione gratuita: https://www.secsolutionforum.it/registrazione.asp

 

 


maggiori informazioni su:
https://memoori.com/future-trends-in-the-global-video-surveillance-market/



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