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Fonti rinnovabili, agevolazioni e bandi

06/03/2020

MILANO - Come abbiamo evidenziato in una recente occasione, il fotovoltaico rappresenta un importante investimento sia per i privati sia per le aziende. Il costo di acquisizione gode pertanto di benefici fiscali ed è da sottolineare anche il positivo riscontro che questo tipo di impianti può avere sugli impianti di sicurezza necessari alla loro protezione. 

Dal 1° gennaio 2020 il super ammortamento viene sostituito dal credito d’imposta al 6% del costo sostenuto per l'installazione di un impianto fotovoltaico. La nuova agevolazione per gli investimenti in beni strumentali spetta ai soggetti - imprese e professionisti - che effettuino investimenti tra il 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Il limite di spesa per il credito d'imposta al 6% è 2 milioni di euro e sarà fruibile in 5 quote annuali di pari importo, a partire dall'anno successivo. 

Da segnalare, per fare un solo esempio del fervore che si ha in questo ambito, che per le imprese del Piemonte si apre, il 23 marzo 2020 il Bando per l’efficienza energetica e fonti rinnovabili nelle imprese che assegna contributi a fondo perduto combinati con finanziamenti agevolati fino a coprire il 100% dell'investimento. E' cumulabile con il Credito d'Imposta al 6%.

Risorse "interessanti" per i Comuni

Sono piuttosto significative le risorse destinate ai Comuni. Il DL 30/04/2019, n. 34 denominato Decreto Crescita destina 500 milioni di euro ai Comuni per interventi di efficientamento energetico per l’anno 2019. Le risorse destinate agli interventi, tra cui l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, saranno proporzionali alla popolazione dei Comuni stessi.

Decreto FER: Incentivi per Fotovoltaico oltre 20 kW e Smaltimento Amianto

Il Decreto ministeriale di incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che rientra nella Strategia Energetica Nazionale (SEN) emanata a novembre 2017 dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha l'obiettivo di rispettare gli impegni di Kyoto per ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2025.

Fin dal 2015 sono stati effettuati cambiamenti importanti con un inversione di marcia verso fonti rinnovabili del 17%. Nei prossimi anni sono tre i punti indispensabili su cui lavorare:

Aumento degli investimenti nelle fonti rinnovabili. Ogni investimento prevede azioni differenti, da quello domestico al terziario, fino al settore industriale. Per il residenziale sorgerà un nuovo fondo garanzia, con modifiche ai criteri dell’Ecobonus. Per il mercato terziario è in cantiere una riqualificazione energetica in ambito di Edilizia pubblica e per l’industria una campagna di diagnosi per le PMI.

Entro il 2023 non usare più carbone per i sistemi elettrici. Obbiettivo in linea con l’Accordo di Parigi del 2015 per cui verranno fatti interventi per chiudere definitivamente le centrali a carbone (tutela del paesaggio e riduzione dell’inquinamento).

Un altro importante obiettivo è quello di limitare la dipendenza energetica da altri paesi. L’Italia ha la quota di dipendenza da altri Paesi in ambito energetico più alta d’Europa, equivalente al 76%. Entro il 2030, come stabilito dal documento SEN, occorre raggiungere il 64% d’indipendenza assoluta. A questo scopo saranno investiti 110 miliardi di euro in efficienza energetica.

Gli incentivi per fotovoltaico (2018 – 2020) riguardano le fonti rinnovabili di tipo: 

idroelettrico, geotermico, eolico e fotovoltaico;

Impianti superiori ai 20 kW (si intende dare una prerogativa al fotovoltaico in ambito industriale, a esclusione d’impianti di tipo residenziale che hanno solitamente un potenza tra i 3 e i 6 kW).

Sono inoltre previste agevolazioni per nuovi impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kWp con tariffa maggiorata per installazioni in sostituzione di coperture di amianto. La misura è stata studiata sia per agevolare l’adozione di fonti energetiche rinnovabili in vista dell’obiettivo del 32% entro il 2030 sia per offrire una soluzione al problema ancora serio dell’amianto in Italia.

La norma prevede l’assegnazione del premio sul totale dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto o eternit in luogo della sola energia immessa in rete. Viene così incentivata tutta l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, realizzati in sostituzione di coperture in amianto o eternit; quindi, non solo l’energia immessa in rete, ma anche quella destinata all’autoconsumo.

Torneremo su questi temi, approfondendo di volta in volta bandi e agevolazioni per i diversi generi di impianti.

(Fonte Immagine: https://www.ecotechnoimpianti.it/)

 



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