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Garante Privacy: "Frammentazione europea ha effetti negativi, servono Stati Uniti dell'Europa"

27/02/2020

ROMA - A commento di un articolo pubblicato sul Corriere della Sera ai primi di febbraio, Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali si è soffermato sul problema conseguente al fatto che il 99% del "sistema nervoso" delle informazioni mondiali passa per centinaia di migliaia di km di cavi controllati da Usa, Cina, Russia, mentre l'Europa è esposta a black out e furti di dati personali.

"Noi confidiamo che l'alternativa a questo ruolo di marginalità sia quello della affermazione molto forte del diritto europeo da parte di una realtà che ha 500 milioni di consumatori" - ha affermato il Garante, commentando all'Adnkronos il reportage su questo tema. "Perché questo si possa verificare, non basta più avere tanti paesi che si incontrano per discutere. Occorrono gli Stati Uniti dell'Europa. Solo attraverso l'unione politica e di governo in questa società sempre più orientata a un bipolarismo sino-americano l'Europa può avere un ruolo. Le altre strade sono molto lente e non adeguate al tempo nel quale viviamo".

Un'Europa ai margini

"L'articolo del Corriere della Sera - prosegue - fa riferimento ai cavi, che sono l'infrastruttura attraverso la quale si sviluppa il processo di connessione e comunicazione planetaria". Campo in cui, come era prevedibile, "la proprietà dei cavi vede l'Europa in un ruolo marginale" anche "per la mancanza di un mercato unico per il digitale", dovuto ad una "sostanziale frammentazione delle imprese europee" e della loro capacità di rappresentanza rispetto ai competitori globali. Un processo che, secondo il Garante, "può avere un'evoluzione molto negativa per l'economia e per la società europea".

 

 

 


maggiori informazioni su:
www.garanteprivacy.it



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