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Videosorveglianza: in Toscana la nuova legge per la sicurezza urbana

17/02/2020

FIRENZE - La sicurezza urbana integrata ha in Toscana, regione sempre molto sensibile a attiva rispetto a questo tema, una legge ad hoc, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale. Misure che sono da anni oggetto di una sperimentazione a livello regionale, come la videosorveglianza, i vigili di prossimità, le iniziative di rigenerazione sociale urbana, hanno pertanto una cornice normativa. 

La sperimentazione che ha dato corpo alla legge approvata ha privilegiato la via del miglioramento del contesto sociale urbano. Sono stati investiti complessivamente 21 milioni di euro in progetti di sicurezza integrata presentati dai Comuni e, con gli ultimi due bandi, la Regione ha finanziato 120 progetti di videosorveglianza di altrettante amministrazioni comunali per un importo di 2,5 milioni di euro. Altri 715 mila euro sono stati destinati a progetti di rigenerazione sociale di quartieri e paesi difficili in 22 Comuni. 635 mila euro hanno finanziato la polizia di prossimità in 25 Comuni, che si vanno ad aggiungere agli altri 15 che avevano già avviato questa sperimentazione.

Una videosorveglianza capillare

Si può dire che in Toscana la videosorveglianza sia presente quasi ovunque: 250 comuni sono infatti dotati di sistemi di videosorveglianza. Per quanto riguarda i vigili di prossimità, con il primo bando sono stati messi finanziamenti per 80 agenti di prossimità in tre anni. Dopo la sperimentazione, la legge offre adesso ai sindaci le linee di indirizzo e una cornice normativa sulle quali tutti si possono appoggiare. 

La legge “Norme in materia di sicurezza urbana integrata e polizia locale” rappresenta la “via toscana” ai temi della sicurezza. Le linee guida sono state fissate dopo un percorso di confronto, nel “Libro Bianco sulle Politiche Regionali di Sicurezza Urbana”, realizzato nel 2018 con Anci Toscana. La legge affronta, oltre alle politiche di sicurezza, anche l’organizzazione e lo svolgimento delle funzioni di polizia locale, e i fenomeni di degrado urbano.

Viene inoltre fissato il principio di sicurezza integrata, che comprende la pluralità di interventi dello Stato, delle Regioni, delle Province autonome e degli enti locali, ciascuno secondo le proprie competenze. Si riferiscono alla riqualificazione, sia urbanistica che sociale e culturale, al recupero delle aree o siti degradati, all’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, alla prevenzione.

Tra progetti speciali e formazione specialistica

La legge prevede la possibilità di finanziare progetti speciali per afforzare la prevenzione sociale in aree del territorio con particolari situazioni di degrado socio economico, tenuto conto dell’indice di delittuosità o del verificarsi di particolari eventi di conflitto sociale o reati.

La Regione, dando seguito ad uno dei punti del Libro Bianco, promuove interventi formativi in materia di sicurezza integrata rivolti agli enti locali e, per aggiornare le linee guida, prevede una conferenza presieduta dall’assessore alla sicurezza e composta dai sindaci dei comuni capoluogo e dai presidenti della Conferenza zonale dei sindaci.

Le strutture di polizia opera anche con ‘moduli di comunità’, che consentono al Comune di avvicinarsi ai cittadini, rovesciando il rapporto tradizionale con le istituzioni. Questo è finalizzato alla rilevazione e interpretazione dei problemi del territorio, all’ascolto, alla gestione dei conflitti. Gi enti locali possono stipulare convenzioni con le associazioni di volontariato per collaborazioni con la polizia locale, volte a favorire l’educazione alla convivenza, al senso civico e al rispetto della legalità.

La Regione promuove e sostiene, in collaborazione con gli enti locali, la formazione specialistica di alcuni addetti o di alcuni corpi di polizia locale, per specifiche materie come la sicurezza urbana, la vigilanza e controllo in materia edilizia, la vigilanza e controllo sul commercio, la tutela ambientale-ecologica, l’infortunistica stradale.

Tramite la Fondazione Scuola Interregionale di Polizia Locale, è supportata la formazione e dell’aggiornamento della polizia locale, con particolare riguardo alla prima formazione. Viene infine introdotta la Giornata della polizia locale, istituita dalla Giunta regionale con proprio atto.

(Fonte: https://www.stamptoscana.it)

    



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