giovedì, 2 maggio 2024

W la Privacy

W la Privacy

Big Data: linee guida e raccomandazioni di policy

12/07/2019

ROMA - In data 30 maggio 2017, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e il Garante per la protezione dei dati personali hanno avviato congiuntamente un’Indagine Conoscitiva al fine di comprendere le implicazioni per la privacy, la regolazione, la tutela del consumatore e l’antitrust, dello sviluppo dell’economia digitale e, in particolare, del fenomeno dei Big Data.

La disponibilità dei dati è infatti sempre più rilevante per l’ottimizzazione di processi e decisioni, per l’innovazione e per l’efficiente funzionamento dei mercati e i Big Data rappresentano un fenomeno non limitato a specifici settori ma che ormai investe l’economia nel suo complesso. Lo sviluppo dell’economia data driven ha inoltre implicazioni non solo sul funzionamento dei mercati e sul benessere dei consumatori, ma anche sotto il profilo sociale e democratico. Le nuove forme in cui si manifesta il potere di mercato meritano, dunque, un’attenta valutazione, date le notevoli implicazioni economiche e sociali che possono avere.

La decisione di un approfondimento interdisciplinare e di svolgere un’Indagine Conoscitiva congiunta si motiva con la piena consapevolezza che le caratteristiche dell’economia digitale sono spesso tali da rendere gli obiettivi propri delle tre Autorità soggetti a intrecciarsi e a non  risultare sempre ben distinguibili.

Dove i rapporti non univoci tra concorrenza, privacy e pluralismo richiedano un coordinamento particolarmente stretto, il confronto costante tra le diverse autorità di garanzia pare indipensabile, anche per riconoscere e riconciliare possibili trade-off tra strumenti e obiettivi delle diverse autorità.

Contributi diversi e ugualmente preziosi

Il contributo che ciascuna Autorità, nel rispetto delle proprie competenze, può offrire alle altre due risulta estremamente prezioso, sia per una migliore comprensione dei fenomeni in atto, sia per la scelta della strumentazione più appropriata per fronteggiare alcune specifiche criticità al confine tra le diverse competenze, sia, infine, per integrare gli interventi dell’autorità competente e meglio “posizionata”.

Nel corso dell’Indagine sono state svolte circa quaranta audizioni, da parte delle diverse Autorità, nel cui ambito sono stati interpellati i principali operatori dell’economia dei dati, delle telecomunicazioni, dei settori finanziari e dell’editoria, nonché esperti e accademici; sono state inviate richieste di informazioni ai grandi operatori digitali e sono pervenuti numerosi contributi. Inoltre, le diverse Autorità hanno potuto beneficiare delle informazioni acquisite nel corso di procedimenti collegati allo sfruttamento economico dei dati e al ruolo della profilazione algoritmica nei mercati della pubblicità on line e nell’attività delle piattaforme di video sharing, motori di ricerca e marketplace.

Nel giugno del 2018 sono stati pubblicati alcuni risultati intermedi: un Big Data Interim report adottato dall’AGCom e un rapporto che illustra i risultati di un’indagine campionaria, condotta dall’AGCM, volta a indagare la propensione degli utenti di servizi on-line a consentire l’utilizzo dei propri dati a fronte dell’erogazione dei servizi.

Il documento finale, che raccoglierà i rapporti finali delle diverse Autorità, sarà disponibile a breve, ma nel sito del Garante vi è la possibilità di consultare le principali linee guida.

    


maggiori informazioni su:
www.garanteprivacy.it



Tutte le news