ROMA - Attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici. “Scuole Sicure” 2019/2020. Con decreto del Ministro dell’Interno adottato, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, in data 18 dicembre 2018 sono stati fissati i criteri di ripartizione del Fondo per la sicurezza urbana, istituito dall’art. 35-quater del decreto-legge 4 ottobre 2018, n.113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n.132.
Questo è il tema dell'iniziativa del Viminale annunciata lo scorso 20 aprile. E' stata tracciata una mappa dei comuni dai quali potrà arrivare la richiesta di accedere al contributo ed è stato stabilito anche il budget che sarà destinato ad ogni località selezionata. L'investimento di circa 4 milioni di euro si trasformerà in un contributo che si compone di una quota fissa di 20.000 euro, uguale per tutti, e di una quota variabile, proporzionata alla popolazione residente al primo gennaio 2018.
I comuni interessati da questa operazione sono 100, localizzati in 18 regioni. L'obiettivo, come indicato dalla Circolare, è quello di contrastare in modo concreto il fenomeno dello spaccio di droga all’esterno e all’interno delle strutture scolastiche, affrontando così quella che è stata definita una vera e propria "emergenza nazionale".
Entro il 31 maggio, i comuni interessati dovranno presentare la richiesta di finanziamento alla prefettura (dipps.dcserviziragioneria@pecps.interno.it): tali finanziamenti dovranno essere impiegati per realizzare sistemi di videosorveglianza, assumere a tempo determinato di agenti di polizia locale, pagare prestazioni di lavoro straordinario del personale della polizia locale, acquistare di mezzi e attrezzature e alla promozione di campagne informative, finalizzate al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e ad un'opera di sensibilizzazione sul tema.
I finanziamenti, questa la ripartizione
La Regione che riceverà la quota maggiore di finanziamenti è l’Emilia Romagna: sono stati stanziati 600mila e 542 euro. La Lombardia ne riceverà 505mila e 813 euro; la Puglia: 465mila e 254 euro; la Toscana 437mila euro; la Campania, 431mila euro (11 i comuni interessati); 304mila e 734 euro andranno in Sicilia; 273.015 nel Lazio; 192.537 in Piemonte. Proseguendo: 149.597 euro andranno in Calabria; 139.650 in Umbria; 21.278 nelle Marche (tre i comuni coinvolti); 121.528 in Sardegna; 93.752 euro in Trentino Alto Adige; 86,896 in Veneto; 85.007 in Abruzzo; 76.726 in Liguria; 70.444 in Basilicata; 43.742 euro sono infine destinato a Friuli Venezia Giulia.
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