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Cyber security nazionale, stanziati nuovi fondi

01/01/2019

ROMA - Il Ministero della Difesa potrà contare su un ulteriore milione di euro all’anno, dal 2019 al 2021, per rafforzare la cyber security nazionale.

A stabuilirlo è il maxi emendamento alla Legge di Bilancio, che ha inserito alcune iniziative legate alla Information Technology e alle industrie.  Le modifiche che integrano la manovra, infatti, indicano i fondi destinati a potenziare gli interventi e gli strumenti per la difesa cyber, oltre che per “rafforzare la capacità di resilienza energetica nazionale”. 

Il provvedimento si aggiunge all’obbligo per la Pubblica Amministrazione (PA) di innovarsi.  A questo riguardo era già stato siglato il protocollo d’intesa “Per la promozione e la verifica della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione” tra Corte dei Conti e Commissario straordinario per l’Attuazione dell’Agenda digitale, che stabiliva che la mancata innovazione potrebbe configurare un danno erariale.

I due provvedimenti nel maxi emendamento alla Legge di Bilancio hanno uno scopo ben preciso: incrementare la cyber security in Italia, tanto a livello “militare” quanto civile. Il protocollo obbliga quindi la PA ad aggiornarsi, anche alla luce del fatto che ngli ultimi mesi è stata il bersaglio di campagne di attacchi informatici a scopo di cyber spionaggio e non soltanto.

In ambito Difesa, invece, c’è un doppio binario. Da una parte la tutela delle infrastrutture critiche militari (e non) da offensive cyber,  dall'altra, la riorganizzazione di tutto il comparto cyber security, CIOC (Comando Interforze Operazioni Cibernetiche) innanzitutto, che dovrebbe essere dotato anche di capacità offensive.

 



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