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Videosorveglianza e privacy: come stabilire il tempo di conservazione delle immagini?

17/03/2023

Ritorna il corso specialistico, in versione aggiornata, organizzato da Ethos Academy in collaborazione con Federprivacy dal titolo: “Privacy Officer e Consulente Privacy nella Videosorveglianza

Tra i temi trattati, “Tempi di conservazione delle immagini”.

Quando si decide di impiegare un sistema di videosorveglianza che consente la registrazione delle immagini, occorre fissare il tempo di conservazione, decorso il quale le immagini dovranno essere cancellate, fatte salve specifiche esigenze (legate, ad esempio, a richieste dell’Autorità giudiziaria in relazione ad un’attività investigativa in corso).

In alcuni casi esistono specifiche norme di legge che fissano i tempi di conservazione delle immagini. Così, ad esempio, per l’impiego, da parte dei Comuni, della videosorveglianza per la tutela della sicurezza urbana, per cui la legge stabilisce il limite di conservazione a sette giorni successivi alla rilevazione.

Al di fuori dei casi in cui è la legge a fissare il tempo di conservazione, spetta invece direttamente al titolare del trattamento, in base al principio di accountabilty, individuare tale termine, tenendo conto del contesto e delle finalità del trattamento, nonché del rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche.

Compete, cioè, a chi decide di avvalersi del sistema di videosorveglianza individuare i tempi di conservazione delle immagini, considerando i principi generali stabiliti dalla normativa di settore e, in particolare, i principi di minimizzazione e limitazione della conservazione, in base ai quali i dati personali devono essere trattati e conservati nei limiti di quanto necessario rispetto alle finalità per cui sono acquisiti.

Proprio tenendo conto di tali principi, i dati personali dovrebbero essere cancellati, nella maggior parte dei casi (ad esempio se la videosorveglianza serve a rilevare atti vandalici), dopo pochi giorni, preferibilmente tramite meccanismi automatici.

Questo non vuol dire però che sia vietato superare il limite di 24 o 48 ore.

È possibile, infatti, per il titolare, fissare un termine di conservazione più ampio rispetto a quello di pochi giorni, ma solo dopo aver effettuato una specifica e documentata valutazione che consenta di giustificare le esigenze a fronte delle quali intenda conservare le immagini per un periodo più ampio.

Il corso, ha come protagonisti gli avvocati Marco SoffientiniAndrea GraziottiDomenico Battaglia e Andrea Paro per i temi della DPIA. Una nuova sessione, anche alla luce del vivo interesse suscitato dai relatori e dai temi trattati, si può dire che l’obiettivo sia stato pienamente raggiunto e che questa iniziativa abbia contribuito ad accrescere le competenze in materia di privacy nel settore della videosorveglianza. Ed è con questi presupposti che Ethos Academy e Federprivacy hanno deciso di organizzare una nuova sessione del corso specialistico, ancora in modalità webinar e con un programma aggiornato.


Le nuove date

Già definite le date dei nuovi incontri: 23 e 30 marzo, peer proseguire il 13 e 20 aprile (dalle ore 14:00 alle 19:00, ogni sessione prevede una esercitazione finale), per complessive 20 ore e test finale. Gli eventi sono ancora a numero chiuso, ma è già possibile iscriversi per garantirsi la partecipazione.


Perché partecipare

Molte sono state le richieste di aggiornamento da parte di DPO, Privacy Officer, consulenti, avvocati e funzioni aziendali collegate alla gestione della privacy oltre che di system integrator, installatori di impianti di videosorveglianza e funzioni specifiche della vigilanza privata e si è reso pertanto necessario prevedere nuove date, per soddisfare gli operatori.



Crediti formativi

-         Il momento formativo è riconosciuto come corso di formazione specifica ai fini della certificazione rilasciata da TÜV Italia per "Privacy Officer e Consulente della Privacy" nel settore specialistico della Videosorveglianza (verranno rilasciati 20 crediti).

-         Saranno inoltre riconosciuti 20 crediti, validi per il mantenimento della certificazione, anche agli esperti di impianti di allarme e antintrusione e rapina secondo lo schema CEI TUV Italia.

-         20 crediti anche per gli avvocati: in data 18 gennaio 2023 è stata depositata la richiesta di accredito al Consiglio Nazionale Forense con numero di protocollo RIC-2023-00000400


Per informazioni e iscriversi

Il programma dei corsi può essere consultato al seguente link, dove è già possibile iscriversi per garantirsi il posto: https://bit.ly/3HoTQWg

 

 

 

 



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