MILANO – Sono oltre 4.000 gli attacchi con ransomware al giorno che si sono verificati lo scorso anno; l’80% delle imprese europee ha subito almeno un incidente di cibersicurezza; negli ultimi quattro anni l’impatto economico della cibercriminalità si è quintuplicato e l'87% degli europei considera la cibercriminalità un serio problema per la sicurezza interna.
Nei giorni scorsi, alla luce di questa situazione, la Commissione europea e l’Alta rappresentante Federica Mogherini hanno proposto un nuovo pacchetto di misure per rafforzare la cybersecurity nell’Unione europea, mirate anche a stimolare gli investimenti nell’innovazione e a promuovere l’igiene cibernetica. Tra queste: la proposta di un’agenzia Ue per la cibersicurezza, finalizzata ad assistere gli Stati membri in caso di ciberattacco; un nuovo sistema europeo di certificazione per garantire la sicurezza dei prodotti e dei servizi nel mondo digitale.
Julian King, Commissario dell’Unione europea responsabile per l’Unione della sicurezza ha spiegato: “Dobbiamo lavorare insieme per sviluppare la nostra resilienza, guidare l’innovazione tecnologica, irrobustire la deterrenza, rafforzare la tracciabilità e la responsabilità e sfruttare la cooperazione internazionale per promuovere la nostra cibersicurezza collettiva”.
“L’Ue perseguirà una politica internazionale in questo settore, promuovendo un ciberspazio aperto, libero e sicuro – ha invece commentato la Mogherini – e sosterrà gli sforzi volti a sviluppare norme di comportamento responsabile da parte degli Stati e applicherà norme di diritto internazionale e misure volte a rafforzare la fiducia nella cibersicurezza”.
Oltre ad assistere gli Stati membri dell’Ue nella prevenzione e la gestione di cyberattacchi, la nuova agenzia, sulla base dell’esperienza dell’attuale Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (ENISA), dovrà migliorare e potenziare le capacità di risposta dell’Ue, organizzando ogni anno esercitazioni paneuropee di cibersicurezza e garantendo una migliore condivisione delle conoscenze e delle attività d’intelligence sulle minacce tramite la creazione di centri di condivisione e analisi delle informazioni.
E' infine stata annunciata per il 2018 la nascita di un centro europeo per la ricerca e le competenze in materia di cibersicurezza, il varo di un programma che delinei le modalità di risposta dell’Europa e degli Stati membri a livello operativo, in modo rapido e concertato, ai ciberattacchi su vasta scala.
Non manca una misura in chiave di deterrenza; la Commissione ha infatti suggerito anche di irrobustire le misure di contrasto alla frode e alla falsificazione di mezzi di pagamento diversi dai contanti.
(fonte: key4biz.it)
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