MILANO - L'edizione 2018-19 dell'Osservatorio Internet of Things, della School of Management del Politecnico di Milano, è stata presentata a Milano lo scorso 17 aprile, in occasione del convegno “Buon compleanno Internet (of Things)”.
Importanti e di grande interesse i dato emersi. In riferimento all'IoT, il mercato italiano dell’Internet of Things prosegue la sua crescita sostenuta anche nel 2018, raggiungendo il valore di 5 miliardi di euro, con un aumento del 35% rispetto al 2017.
Circa la metà del mercato IoT è costituito da contatori intelligenti (1,4 mld) e automobili connesse (poco più di 1 mld). I segmenti che fanno registrare la crescita più significativa sono la Smart Home, +52%, e la Smart Factory, con +40%. La crescita del mercato italiano (+ 35%) risulta in linea con quella degli altri Paesi occidentali, dove oscilla fra il +25% e il +40%, trainata in particolare dai servizi abilitati dagli oggetti connessi, che coprono il 36% del mercato, pari a 1,8 miliardi di euro (un aumento del 44% rispetto all’anno precedente).
Il mercato italiano dell’Internet of Things è trainato sia dalle applicazioni che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare (2,8 miliardi di euro, +27%), sia da quelle che utilizzano altre tecnologie di comunicazione (2,2 miliardi, +47%). Secondo le previsioni dell’Osservatorio, la crescita del mercato italiano IoT continuerà anche nel 2019, concentrata prevalentemente nei segmenti Smart Metering, Smart Car, Smart Home e Industrial IoT.
Le soluzioni di Smart Metering e Smart Asset Management per le utilities si confermano il principale segmento dell’Internet of Things, con il 28% del mercato e un valore di 1,4 miliardi di euro (+45%), per effetto soprattutto degli obblighi normativi che hanno portato all’installazione nel 2018 di 4 milioni di contatori del gas connessi e 5,2 milioni di contatori elettrici intelligenti di seconda generazione.
Il secondo ambito più sviluppato è costituito dalle Smart Car, che valgono poco più di 1 miliardo e rappresentano il 21% del mercato (+37%), con 14 milioni di veicoli connessi, pari a un terzo del parco auto che circola in Italia. I veicoli connessi sono nel 69% dei casi dotati di box GPS/GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative, ma la crescita è guidata soprattutto dalle auto nativamente connesse (31%): il 70% dei veicoli immatricolati nel 2018 è dotato di sistema di connessione SIM o bluetooth fin dalla produzione.
Seguono quindi le applicazioni per lo Smart Building (600 milioni di euro, +15%), in particolare per una maggiore sicurezza, quindi per la videosorveglianza, e per la gestione dei consumi energetici all’interno dell’edificio, le soluzioni IoT per la logistica utilizzate per la gestione delle flotte aziendali e per antifurti satellitari (465 milioni, +29%) e le soluzioni per la Smart City (395 milioni, +24%).
Qualche difficoltà, in riferimento a questo ambito, è data dalla mancanza di competenze, la prima barriera all’avvio di progetti di Smart City, indicata dal 65% del campione, seguita dalla carenza di risorse economiche (62%). I comuni hanno ancora una conoscenza limitata delle novità tecnologiche e non hanno consapevolezza di come poterle sfruttare nell’offerta di servizi di valore: il 60% non sa dell’esistenza di reti IoT LPWA, adatte per le loro caratteristiche a supportare applicazioni per la Smart City.
Vengono quindi la Smart Home (380 milioni), il settore che registra la maggiore crescita, +52%, le applicazioni di Smart Asset Management (270 milioni, 25%), la Smart Factory (250 milioni, +40%) e l’agricoltura smart (100 milioni di euro, 2% del mercato).
L’offerta di soluzioni IoT è molto dinamica e in costante sviluppo, grazie anche alle startup: sono 665 le nuove imprese attive a livello internazionale, di cui 540 finanziate da investitori istituzionali, per un totale di 13,5 miliardi di dollari di finanziamenti raccolti nel triennio 2016-18 e un investimento medio di 43 milioni di dollari nel 2018 (+67% rispetto al 2017, +114% rispetto al 2016).
I segmenti che registrano la crescita più significativa sono la Smart Home (+52%), trainata dagli speaker per la casa connessa, e l’Industrial IoT (+40%), grazie anche agli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0. Crescono del 25% le applicazioni di Smart Asset Management in contesti diversi dalle utility, principalmente per il monitoraggio di gambling machine utilizzate per il gioco d’azzardo, di ascensori e distributori automatici. Anche la Smart City registra un buon tasso di crescita (+24%) con applicazioni per la sicurezza, il trasporto pubblico, l’illuminazione e per nuovi progetti di raccolta rifiuti, gestione dei parcheggi e monitoraggio dei parametri ambientali.
Iot e Intelligenza artificiale
Le soluzioni IoT che integrano piattaforme avanzate di analisi di dati e algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) molto evoluti sono sempre più numerose. L’Intelligenza Artificiale può avere un ruolo fondamentale nel mercato IoT, aprendo nuove opportunità: ad esempio può agire all’interno degli oggetti connessi, migliorandone le funzionalità e aumentandone l’autonomia decisionale grazie alla maggiore potenza di calcolo.
I sistemi di AI permettono anche, grazie all'uso della voce, di semplificare l’interazione tra l’utente e gli oggetti intelligenti, con la possibilità di introdurre gli assistenti vocali in molte applicazioni, dalla casa all’auto. L’AI può infine diventare un supporto gestionale in molti contesti, fungendo da centro di controllo per governare ad esempio il traffico in una città o la gestione di una fabbrica.
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