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Interviste

Somma. Il punto sulla raccolta differenziata

Scarsi i fondi per aumentare i controlli, molte le campagne di sensibilizzazione. L’assessore Angri invita i cittadini a continuare a collaborare con l’amministrazione.

31/03/2010

A due anni dall'inizio della raccolta differenziata porta a porta a Somma Vesuviana, il paese sembra abbastanza pulito, anche se gli sversamenti abusivi non mancano soprattutto nelle zone periferiche e negli alvei. Questo a causa dei pochi controlli che vengono effettuati e del senso civico ancora non ben radicato nella mente dei consumatori che spesso hanno poco rispetto del loro territorio. Dal canto suo l'amministrazione comunale si sta impegnando con campagne di sensibilizzazione, soprattutto dei più giovani, per cercare di stimolare la collaborazione con i cittadini e, intanto, cerca fondi per poter garantire sistemi sicuri che possano aumentare la sorveglianza della città. A fare il punto della situazione è stato l'Assessore all'Ecologia Raffaele Angri, che ha spiegato tutto ciò che si sta facendo per avere un ambiente sempre più pulito.

Ci parli della raccolta differenziata. Come procede il porta a porta? A quale quota è arrivato il Comune di Somma Vesuviana?

«La raccolta differenziata procede bene e si può dire che Somma è uno dei pochi paesi della zona pulito. Purtroppo a volte ci sono problemi che causano ritardi nel prelievo dei sacchetti, ma questi non sono provocati da noi quanto piuttosto per i blocchi delle discariche. Anche la questione degli ingombranti è stata risolta sia grazie all'isola ecologica che con il servizio telefonico, per cui i tempi di attesa per il ritiro sono ridotti a 4-5 giorni. Somma è attestata al 45% di raccolta differenziata, e ci stiamo impegnando anche con interventi di manutenzione al di fuori della gestione ordinaria, come la pulitura degli alvei e delle strade».

E per quanto riguarda l'isola ecologica?

«Sta funzionando davvero bene. Inizialmente in molti non erano d'accordo e ci sono state alcune proteste ma ora sono in tantissimi a recarvisi. Infatti, grazie a dei fondi regionali che abbiamo a disposizione, stiamo pensando ad un ampliamento dell'isola o a costruirne una seconda. Abbiamo già inviato una lettera alla Regione e ora stiamo aspettando una risposta. Intanto, con una parte di questi soldi abbiamo comprato le materie prime, quali secchi e bidoni e a breve potenzieremo anche il numero di gettacarte in strada».

Il Comune sta lavorando anche sul fronte della sensibilizzazione. Quali sono le iniziative che state promuovendo?

«Anche se la raccolta differenziata è partita da due anni, abbiamo ritenuto opportuno, per tenere alto il senso civico dei cittadini verso questa problematica, ricominciare con campagne di sensibilizzazione soprattutto dei più giovani. Da un lato, infatti, i bambini delle scuole elementari e medie di Somma, sono impegnati nella raccolta delle ecobanconote: più immondizia porteranno all'isola ecologica, più monete riceveranno e queste saranno raccolte in ciascuna aula eleggendo così la classe più virtuosa. È questo un modo per far capire l'importanza della raccolta differenziata, cosicché questi bambini possano trasmettere questo messaggio nelle loro case, facendolo proprio per sempre. I ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado stanno invece preparando dei video sull'ambiente che saranno valutati da una giuria speciale composta da un attore e un regista e i migliori saranno premiati. C'è stato un riscontro positivo soprattutto tra i più piccoli».

Nonostante tutto questo lavoro ci sono però ancora zone poco pulite e tutto ciò a causa degli sversamenti abusivi. Non crede che dovrebbero aumentare i controlli?

«Certo, ci vorrebbero più controlli, ma purtroppo non abbiamo fondi a disposizione. Naturalmente quando facciamo richiesta ai vigili per dei controlli specifici questi ci aiutano, ma è comunque poco per un territorio così vasto. Ecco perché abbiamo aderito a due bandi di gara che se approvati ci permetterebbero di avere soldi da una lato per un mettere a punto un sistema di videosorveglianza con telecamere wireless che potrebbero essere posizionate e spostate nelle zone più a rischio e dall'altro per incentivare i controlli della protezione civile o di qualche altro ente o per finanziare una squadra che si occupi esclusivamente di questo. Al momento confidiamo, però, sulla collaborazione dei cittadini: è questo il mio appello. La maggior parte di loro sta rispondendo brillantemente, ma è importante che sia sempre stretto il rapporto paese-organi istituzionali perché solo così possiamo raggiungere ottimi risultati. Chiunque sa chi sversa rifiuti illegalmente, magari prendendo un numero di targa o altro, può contattarci. L'amministrazione è presente».


Autore: Maria Maione
Fonte: Il mediano.it


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