domenica, 28 aprile 2024

Interviste

CBC Europe, tutta la flessibilità dell’intelligenza artificiale per gestire l’emergenza sanitaria

Intervista a Walter Pizzen, Electronic Division Director di CBC (Europe)

11/05/2020

L’intelligenza artificiale è il terreno di gioco sul quale CBC ha conquistato il suo successo. Non c’è nessun segreto, osserva Walter Pizzen, Electronic Division Director di CBC Europe, intervistato da secsolution.com, ma sicuramente un forte orientamento a differenziare la proposta e una visione allargata del mercato e delle sue potenziali interconnessioni. Prerogative che hanno permesso a CBC, nell’attuale pandemia, di adattare l’intelligenza artificiale alle nuove esigenze emerse durante queste settimane, per fornire soluzioni efficaci e rapide.

 Prima di tutto una domanda sulla crescita del 29% che vi ha fatto volare al quinto posto nell’ultima classifica stilata da secsolution (Italian Security Leaders, Top 25). .Quali i valori e le strategie alla base di una performance così brillante?

Nessun segreto: CBC punta da sempre sulla differenziazione della propria proposta. Il gruppo, di origine giapponese, è arrivato in Italia nel 1988 con la denominazione sociale Chugai Boyeki imponendosi al mercato della video sorveglianza con i propri marchi. Negli anni sono state introdotte diverse business unit nell’ambito del Factory Automation, import/export di prodotti chimico-farmaceutici, mezzi biologici per la difesa fitosanitaria e prodotti medicali ad alto tasso di innovazione.

Credo che la chiave del nostro successo sia stato affrontare tutte queste realtà, guardandole non come unità distinte, ma sempre con sguardo comune, collaborando con i vari specialisti che si sono uniti al nostro team ed acquisendo competenze in vari ambiti. Abbiamo portato il segnale video nelle serre, l’elettronica in agricoltura, abbiamo avvicinato l’entomologia all’intelligenza artificiale, cercando le interconnessioni tra i vari mercati che ci potessero rendere unici ed innovativi.

 La sicurezza sanitaria si è imposta come un must a livello globale. Tra le soluzioni che avete messo in campo per il contrasto al contagio, un dispositivo per la misurazione della temperatura corporea in grado di riconoscere anche se si indossa un DPI. Ce ne può illustrare caratteristiche e applicazioni?

Abbiamo iniziato a proporre questa tipologia di prodotti da tempo, suggerendone l’utilizzo in ambienti aeroportuali, scuole e luoghi pubblici. Il primo sistema proposto – ZNT8-B0F8-TASX4-XT – segue la concezione tipica della videosorveglianza, con una telecamera che inquadra l’area interessata, garantisce una precisione di misurazione di ±0,3°C e  si integra nei sistemi di videosorveglianza come la piattaforma GANZ CORTROL.

Al nascere dell’emergenza COVID-19, abbiamo subito recepito dai nostri clienti la necessità di una soluzione analoga ma a prezzi contenuti e soprattutto plug & play che potesse essere usata semplicemente da qualsiasi utenza finale e che non richiedesse l’impiego di personale aggiuntivo. La collaborazione con i nostri partner tecnologici ci ha portato ad essere tra i primi, se non i primi, a proporre il nostro Smart Terminal EN7-S02T. Sostanzialmente un sistema di riconoscimento facciale che non deve identificare le persone ma deve verificare l’utilizzo di DPI ed eseguire una rapida misurazione della temperatura corporea (tutto in meno di 2 secondi). Allarmi vocali e contatto relè integrato rendono il dispositivo adatto a qualsiasi installazione dotata di tornello, ma anche a piccoli esercizi commerciali con budget limitati e stringenti esigenze di sicurezza da rispettare.

Avete in cantiere altre soluzioni o progetti per la sicurezza al tempo del coronavirus?

L’emergenza nazionale sta assorbendo gran parte delle nostre energie. La novità di queste ore è l’utilizzo dei nostri apparati di intelligenza artificiale AI-BOX per il controllo del numero di persone presenti in esercizi commerciali, centri commerciali e luoghi pubblici. Un esempio di utilizzo delle sinergie tra diverse business unit, di cui vi parlavo in precedenza, è lo sviluppo di un generatore di disinfettante a basso costo: non ci diamo limiti sul concetto di sicurezza.

Nei mercati verticali ai quali vi rivolgete, dal retail alle strutture sanitarie, dai trasporti alle infrastrutture critiche, per citarne alcuni, come pensa evolverà la domanda, una volta che saremo usciti dal lock down, ma non dal rischio contagio?

Man mano che l’emergenza COVID-19 evolveva, si radicava sempre più in noi la convinzione che gli strumenti adottati e le soluzioni proposte alla nostra clientela sono solo il primo passo verso un nuovo concetto di sicurezza personale. Ancora una volta la chiave del successo sarà saper ascoltare le esigenze del mercato per far evolvere la nostra idea iniziale. Non credo occorra aspettare l’uscita dal lock down per vedere il nostro domani: sta già succedendo, è già iniziato tutto dopo pochi giorni dal lock down. Non si può e non ci si deve fermare.

In queste ore stiamo già assistendo alla ripartenza e, anche se si deve prevedere un assestamento delle richieste, contiamo di poter dare il nostro contributo alla nazione nei diversi mercati che stiamo affrontando. Il nostro motto è da sempre Dream Together potrebbe essere più azzeccato in questo momento?

 In particolare, come vede, nel nuovo scenario disegnato dalla pandemia, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nell’ambito della sicurezza?

L’intelligenza artificiale era e rimane il focus della nostra business unit. La recente pandemia ci ha solo dimostrato come questa tecnologia sia facilmente adattabile alle esigenze che il mercato propone e come possa fornirci soluzioni rapide ed efficaci. I tre esempi che vi ho citato prima ne sono la chiara testimonianza; tre soluzioni per tre necessità diverse che portano nel cuore una sola tecnologia: l’Intelligenza Artificiale, appunto.

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