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Anziani: la tecnologia al servizio dei più fragili

07/09/2021

di Pierdavide Scambi - Studio Scambi Vicenza

In ambito ospedaliero e in ambienti protetti quali le case di riposo, ma anche le residenze private che ospitano persone anziane, si verifica spesso la necessità di gestire pazienti affetti dal morbo di Alzheimer o altre forme di demenza. La tecnologia in questo caso deve offrire soluzioni facili, immediate e sanificabili per proteggere questi malati estremamente fragili.

L’utilizzo di dispositivi wearables, dotati di sensori che raccolgono informazioni sul comportamento della persona nell’ambiente in cui vive e le trasmette ad un ricevitore, migliorano la gestione di pazienti affetti da Alzheimer da parte dei familiari, badanti, medici o infermieri. Il controllo e il monitoraggio di persone di età avanzata affette da demenza senile comporta infatti numerosi problemi. 

I costi della demenza

Questi soggetti, pur essendo in buone condizioni fisiche, necessitano di un monitoraggio costante (24/7) poiché, se liberi di muoversi senza qualcuno che li sorvegli, sono inclini al vagabondaggio, smarrimento e spesso soggetti a cadute accidentali e perdita di memoria, impedendo a chi se ne prende cura di verificare immediatamente eventuali ferite. I degenti, seppur in ambito protetto, possono incappare nell’uso improprio di oggetti, elettrodomestici e altre attività pericolose. La demenza presenta anche un enorme impatto economico, si stima oltre il trilione di dollari in tutto il mondo.

Indossabili

I sistemi più innovativi ed efficaci sono attualmente costituiti da un trasmettitore da far indossare al paziente e da un ricevitore con cui il caregiver può controllare la persona.Poiché non sempre gli ambienti frequentati dai malati sono muniti di collegamenti telefonici o reti dati, i protocolli di comunicazione possono basarsi anche su radiofrequenza, oppure, in presenza di reti digitali, comunicano con smartphone e possono inviare le informazioni al cloud per una gestione da remoto.

Le principali funzionalità dei sistemi quando il sensore è accoppiato al ricevitore sono:

• registrazione utenti;

• registrazione pazienti.

Parametri inviati dal sensore del paziente al ricevitore:

• posizione corpo in tempo reale;

• attività (fermo/in movimento);

• indicazione se il paziente riposa oppure si è alzato dal letto;

• movimento (su piano, su piani diversi);

• posizione relativa rispetto a ricevitore;

• rilevamento e allarme caduta (il cosiddetto man down mutuato dai sistemi per la sicurezza industriale);

•delta temperatura (tra corpo e ambiente) per capire se il paziente sta male oppure se è uscito in giardino senza coprirsi o poco coperto, se è febbricitante o se qualcosa indica un rialzo febbrile. 

Per le strutture

Per quanto concerne soluzioni specifiche per case di riposo, RSA o altre residenze assistite è preferibile l’utilizzo di varchi e localizzazioni, a tutela della sicurezza di anziani disorientati e con demenza.Il sensore dunque, posto sul bracciale localizzatore, previene il pericolo di fuga e smarrimento. Il sistema sorveglia in modo continuo gli accessi interni ed esterni della struttura grazie ad appositi rilevatori da collocare a porte, cancelli, passi carrai. La gestione della trasmissione avviene con  antenna in ferrite, posizionate a parete, o ad anello filare (loop) collocabile anche a pavimento.

Localizzatori

Le persone da monitorare indossano il localizzatore da polso, leggero e con cinturino antistrappo, che viene intercettato dagli apparecchi rilevatori in prossimità dei varchi. Quando l’ospite/paziente si avvicina a un’uscita, un allarme istantaneo avvisa lo staff di assistenza con i dati identificativi dell’utente e del varco. Esiste generalmente anche il trasmettitore per accompagnatori, quando il personale o altri soggetti autorizzati affiancano il malato di Alzheimer negli spostamenti. Il personale in movimento riceve l’allarme varchi su telefoni DECT e cercapersone interfacciabili anche con dispositivi mobili, wifi, e-mail integrando interfacce allarmi. Queste soluzioni hanno il pregio di essere scalabili e di non interferire con le strumentazioni medicali dei reparti di cura.

Videocamere intelligenti

A questo settore strizza l’occhio anche la video analisi delle telecamere intelligenti, che sanno contare e seguire le persone che bighellonano in uno spazio, monitorano se scavalcano alcune aree delimitate mediante tracce virtuali, sono in grado di seguire percorsi, rilevano comportamenti anomali, distinguono caratteri somatici: un po’ come un grande fratello, in questo caso maggiore, che deve tutelare il più debole. Resta inteso che solo la sinergia uomo-macchina e l’affetto sono le migliori cure, che nessun sensore può sostituire. 



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