martedì, 7 maggio 2024

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L’antincendio durante il lockdown: una scelta vincente

18/11/2020

di Massimiliano Paternoster - Presidente Rifs - Rete Installatori Forum Sicurezza

Riportiamo una toccante testimonianza di chi ha fatto dell’installazione antincendio il proprio asse portante di attività e che ha intravvisto nelle numerose (e senza dubbio limitanti) restrizioni normative che la contraddistinguono un’importante àncora per restare a galla nella pagine più difficile della nostra storia recente: l’emergenza Covid.

10 marzo 2020, blocco totale delle attività. È lockdown, una nuova pagina di storia che si va componendo, autonoma, sui fogli della memoria di ognuno di noi. L’OMS dichiara la pandemia e ci ritroviamo tutti smarriti, nudi, indifesi. C’è bisogno di capire, orientarsi in questo marasma di informazioni frammentarie e contraddittorie. La paura ci assale, i pensieri navigano come barche a vela in una tempesta. Dove approdare? Qual è il porto sicuro su cui dirigersi? Le nostre fragilità emergono prepotenti e ci scontriamo con una realtà a cui non facevamo mai attenzione, quella fatta di necessità basilari come il cibo e i rapporti famigliari, l’assistenza sociale e sanitaria e il diritto al lavoro. Prendere decisioni ponderate è fondamentale. In una riunione dirigenziale decidiamo di bloccare autonomamente tutte le attività lavorative ed i servizi  per le prime due settimane, nell’attesa che ci giungessero notizie sulla curva epidemiologica. Il 22 marzo, mentre gran parte delle aziende produttive è obbligata dal DPCM al blocco di qualsiasi attività lavorativa, noi riavviamo il nostro programma di lavoro. Fuori, per le strade, l’atmosfera è surreale e si cominciano a sentire e vedere i primi effetti che il lockdown ha sulle persone ed il mondo del lavoro. La gente si lamenta, comprensibilmente ma ingiustificatamente, del divieto di esercizio, e qualche impudente, in maniera provocatoria, ci punta il dito contro asserendo che non saremmo stati così comprensivi verso i divieti anticovid se anche la nostra azienda fosse stata obbligata alla chiusura delle attività lavorative. 

Una scelta di valore

Spesso ho riflettuto sulla scelta di aver intrapreso l’antincendio come asse portante dell’azienda, ed alcune volte ho anche pensato a quanto difficile sia lavorare sotto continue restrizioni normative mettendo in dubbio proprio quella scelta. Ma in una dimensione fatta di essenzialità quale quella costruita dal lockdown, l’antincendio - inteso come protezione delle cose e delle persone - ancora una volta ha dimostrato il suo valore e la sua importanza primaria. È in quel periodo e su queste riflessioni che si rafforza in me la consapevolezza che sono proprio quelle”restrizione normative” a permettere di dare continuità al servizio. 

Risultati in controtendenza

In controtendenza rispetto all’andamento generale, possiamo anche affermare di aver avuto un incremento del lavoro nel periodo di lockdown, dovuto ad un aumento della produzione industriale di prodotti alimentari di trasformazione dove le nostre attività si sono concentrate.

Di tutti ma non per tutti

L’antincendio è di tutti ma non per tutti. Tutti devono essere tutelati ed avere la garanzia di essere protetti dal fuoco, ma non tutti possono occuparsi di antincendio. La preparazione tecnica, la conoscenza normativa e l’esperienza, sono fattori che non si possono improvvisare e relegare ad una mera operazione di business. 


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