martedì, 30 aprile 2024

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Intercoms: sempre più IP, sempre più hi tech

20/05/2020

di Annalisa Coviello

Anche se è cosa nota che “il postino suona sempre due volte”, ormai non solo sapere, ma anche vedere chi vuole entrare nella nostra abitazione o in un qualsiasi edificio commerciale rappresenta un’esigenza sempre più avvertita. E’ per questo motivo che i videocitofoni e tutti i dispositivi che, di solito, vanno sotto la categoria di “intercoms” sono diventati veramente indispensabili. 

Secondo un’indagine di Markets Report World, il mercato globale intercoms dovrebbe registrare una crescita annuale del 7,92% tra il 2018 e il 2025, passando da 2,2 miliardi di dollari a 3,7 miliardi. Partendo da un inizio abbastanza modesto, oggi i sistemi citofonici sono del resto all’apice dell’evoluzione e hanno acquisito caratteristiche e funzionalità sempre più hi tech. Quasi tutti, ad esempio, dispongono di videocamere che riescono a spaziare e a “catturare” la scena esterna, ma ancora non basta per le nuove esigenze. Fra le quali c’è sicuramente la necessità della registrazione dell’audio, il che spinge il mercato verso le soluzioni basate su IP, perché i sistemi analogici hanno, su questo fronte, una flessibilità limitata. 

Mercati promettenti

Un mercato molto promettente, per ciò che riguarda proprio gli speakers IP, è rappresentato dal settore education, scuole e Università, sia per la necessità di incrementare la sicurezza sia per l’utilizzo dei dispositivi di intercoms anche per funzioni didattiche, come le videoconferenze. Inoltre, l’integrazione con i sistemi di controllo accessi e di videocamere, anch’essi IP, è stata fondamentale per far crescere il mercato.

Per fare un altro riferimento a un diverso segmento di mercato, anche il settore retail ha forti necessità degli altoparlanti IP, che possono essere integrati con il sistema di annunci pubblici per far conoscere ai clienti offerte e informazioni utili, come gli orari di apertura e chiusura del negozio. Gli annunci tramite altoparlanti IP possono essere fatti da un computer e il software compatibile è fondamentale: è possibile ad esempio selezionare il pubblico, ad esempio, nel caso delle scuole già citato, si può scegliere se fare quell’annuncio a una classe, a un edificio o a tutta la scuola. E se gli speaker sono integrati con le telecamere di sorveglianza, quando si vede un intruso, gli operatori della sicurezza possono comunicare sia tra di loro sia con le persone che si trovano nell’edificio semplicemente tramite l’altoparlante. 

Focus sul residenziale

Per ciò che riguarda il mercato del residenziale, i citofoni sono da sempre un elemento chiave per la sicurezza. Partite dai sistemi analogici, anche in questo settore le soluzioni stanno sempre più virando verso l’IP, collegando i singoli dispositivi tramite protocolli speciali, come VoIP e SIP, che offrono un controllo maggiore rispetto ai sistemi analogici. In pratica, l’infrastruttura di rete consente i collegamenti dalla stazione di controllo centrale a tutti i citofoni sulla rete, non solo dell’audio, ma anche del video. Inoltre, i sistemi IP possono funzionare con telecamere HD, in modo da far avere ai proprietari delle case delle immagini nitide delle persone che si trovano, magari, dieci piani più sotto.

Controllo remoto

E, oggi, il controllo si sposta anche sui dispositivi mobili. In pratica, tramite una connessione wireless dal citofono a un’apposita APP sul proprio smartphone, è possibile vedere e parlare con la persona che suona alla porta e solo dopo la verifica “in diretta” abilitare o meno l’apertura sempre tramite il cellulare, pure se al momento non ci si trova fisicamente in casa. Inoltre, le immagini, per non appesantire troppo i singoli dispositivi, vengono archiviate su cloud e inviate al dispositivo mobile anche in modalità “on demand”. 

Particolare non secondario, le soluzioni videocitofoniche basate su IP consentono, nel caso di edifici più grandi e a uso misto, anche diversi livelli di sicurezza: se, infatti, i singoli proprietari degli appartamenti possono vedere e gestire solo le loro chiamate, gli addetti alla sicurezza o i building manager hanno una visione più completa, che può essere portata, sempre “traslocando” i dati più pesanti come, appunto, le immagini, su un cloud, anche sul dispositivo mobile, ad esempio, della singola guardia giurata. 

Integrazione

L’integrazione, per parte sua, può consentire, e non è un aspetto futuribile, l’apertura dell’ascensore solo al piano dove è stato autorizzato l’accesso via chiamata videocitofonica. Insomma, passare ai sistemi su IP è ormai un passo logico e pure la tecnologia aiuta, visto che esistono dei dispositivi per l’intercoms che riescono, in pratica, a funzionare sui cavi a due fili esistenti nei sistemi tradizionali, in modo da fornire energia e trasmettere, contemporaneamente, voce, video, segnali di controllo. Perché, anche se il campanello suona due volte, alla porta non è detto che ci sia sempre il postino…



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