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Security 50: l’anno del Dragone

12/03/2020

di Ilaria Garaffoni

a&s International, partner privilegiato di Secsolution Magazine all’interno della Security Press Alliance, presenta l’annuale indagine Security Top 50 sul piano globale. Il primo dato che balza all’occhio è che le prime cinque aziende della videosorveglianza sono le stesse dell’anno precedente, e – considerandone la forza economica e finanziaria – è facile prevedere che domineranno l’industria della sicurezza anche nei prossimi anni. Hikvision e Dahua, che vantano le prime due posizioni, sembrano sostanzialmente uscite illese dalle controversie commerciali con gli Stati Uniti mentre un’altra realtà cinese, Uniview Technologies (acquisita da China TransInfo), con un ragguardevole + 31,3%, sembra la prossima candidata al terzo posto. 

Record poi per il fatturato delle top 5: tra Hikvision, Dahua, Assa Abloy, Bosch Security Systems e Axis, si parla di 17 miliardi di dollari (il 68,4% del fatturato delle top 50 aziende nel loro complesso). Nel TVCC le prime cinque aziende hanno prodotto da sole 15 miliardi di dollari, pari al 74% delle 41 aziende che rappresentano l’intero segmento video. Difficile scalzare questi risultati, che quindi probabilmente anche nei prossimi 5 anni domineranno le geografia di un mercato sempre più maturo e polarizzato.

I big

Hikvision nel 2018 ha riportato circa 7 miliardi di dollari di fatturato (contro i 3,6 di Dahua), con una crescita del 17,14%: la black list stilata dagli Stati Uniti è stata in sostanza controbilanciata da un mercato interno cinese che rappresenta ben il 71,53% del fatturato per l’azienda numero uno al mondo. Il successo delle due top si deve anche ad un riposizionamento dal prodotto alla soluzione e dalla security allo sviluppo del business: ricerca e sviluppo sull’intelligenza artificiale hanno aggiunto ulteriore valore alla loro offerta.

Le new entry

Un nome nuovo fa il suo ingresso nella top 20: è la cinese Megvii Tecnology, specializzata nel riconoscimento del volto e, con una crescita del 529,4% sul 2017, si aggiudica il podio per la crescita dei ricavi. SenseTime e YITU potrebbero seguirla a corto raggio. In forte crescita anche VIVOTEK, con +34,72% dichiarato nei primi tre quarter del 2019.

I top 50

Le 50 aziende top sono cresciute ad una media del 16% nel 2018 e 20 realtà sono cresciute a doppia cifra o più. Insomma: il 2018 non è stato poi così male, quanto meno non per tutti. IDIS ad esempio è balzata dal 25esimo al decimo posto e ASSA ABLOY divisione USA ha realizzato 9 punti di crescita percentuale. 

Il Vecchio Continente

Forse non alla grande, ma anche in area EMEA si continua a spendere in sicurezza. Prioritari il tema cyber e la verticalità delle soluzioni, che permettono agli utenti di comprendere il valore aggiunto, in termini di ROI, anche delle funzionalità extra-security 

Memoori dixit

Memoori ha appena rilasciato l’edizione 2019 dell’annuale “Physical Security Business 2019 -2024 report”, parlandoci di un mercato della sicurezza fisica che vale 34,31 miliardi di USD (+8,5% sul 2018), con un CAGR degli ultimi 5 anni del 7,24%.

Passato e futuro

Negli ultimi 10 anni il mercato della sicurezza fisica è cresciuto ad un CAGR del 6,27%: Memoori prevede che raggiungerà i 56,76 miliardi di dollari nel 2024 ad un CAGR del 10,72%, tuttavia per i tre principali segmenti e per aree geografiche si registreranno tassi di crescita significativamente diversi. Ad esempio, la videosorveglianza ha registrato il tasso più elevato di crescita al 9,74% negli ultimi 3 anni. Biometria, gestione dell’identità, sistemi di chiusura wireless e AcaaS crescono di volume ma non per valore (la pressione sui prezzi comincia a farsi sentire) e l’antintrusione, pur matura, segna + 3,8% grazie alla diffusione di soluzioni radar, termiche e telecamere multisensore.

Fino al 2024

Gli ultimi anni hanno dimostrato che la sicurezza può crescere anche in congiunture sfavorevoli; è lecito pensare che potrà quindi continuare a farlo. Anche perché la tecnologia migliora le prestazioni e riduce i costi e perché è improbabile che macro problemi come il terrorismo o la criminalità possano svanire. Il CAGR di previsione è del 10,7% in termini di valore. I driver? analisi video AI, che porterà anche ad un’ulteriore richiesta di hardware.

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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