La dichiarazione di conformità prevista dal DM 37/2008

di Roberta Rapicavoli - Avvocato esperto in Information Technology e privacy e Docente Ethos Academy 

“Il DM 37/2008 individua specifici obblighi per i vari operatori – committenti e proprietari, progettisti, installatori – coinvolti nelle attività di installazione di impianti, tra cui rientrano anche gli impianti di videosorveglianza. Tra tali obblighi vi è, per gli installatori, quello di rilasciare al committente, al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell’impianto, la dichiarazione di conformità degli impianti.

L’installatore deve predisporre la dichiarazione di conformità seguendo il modello allegato al decreto ministeriale del 2008, modificato dal decreto del 19 maggio 2010. Nella dichiarazione occorre riportare i dati della società installatrice e del committente, una descrizione schematica dell’impianto eseguito, le indicazioni sulla tipologia di intervento (se nuovo impianto oppure trasformazione, ampliamento o intervento di manutenzione straordinaria di impianto già esistente), le informazioni sul luogo esatto in cui l’intervento è stato effettuato e sull’uso dell’edificio interessato (civile, industriale, di commercio o ad altro diverso uso).

Conformità alla regola dell’arte

La dichiarazione contiene poi le attestazioni relative all’operato dell’installatore, che dichiara, sotto la propria personale responsabilità, che l’impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell’arte (quindi nel rispetto delle norme di legge e delle norme tecniche), tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l’edificio, avendo in particolare, rispettato il progetto redatto, seguito la normativa tecnica vigente, installato componenti e materiali idonei e controllato l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo.

Allegati obbligatori

Alla dichiarazione devono essere allegati alcuni documenti, ossia:
• il progetto dell’impianto;
• la relazione con le tipologie dei materiali utilizzati;
• lo schema di impianto realizzato;
• il riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali nel caso già esistenti;
• la copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali della società installatrice;
• l’attestazione di conformità per impianto nel caso realizzato con materiali o sistemi non normalizzati.

Si tratta di allegati obbligatori, in assenza dei quali la dichiarazione è incompleta.

Allegati facoltativi

E’ poi possibile allegare alla dichiarazione ulteriori documenti relativi all’impianto eseguito (si pensi, ad esempio, ad eventuali certificati dei risultati delle verifiche effettuate sull’impianto prima della messa in esercizio). In tal caso si tratta di allegati facoltativi, che possono essere inseriti ove l’installatore lo ritenga utile e opportuno.

Sanzioni

La dichiarazione di conformità deve essere sottoscritta dal titolare dell’impresa installatrice e dal responsabile tecnico e deve essere rilasciata al committente al termine dei lavori. La mancata o incompleta emissione della dichiarazione di conformità è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una sommada 100 a 1.000 euro, che viene applicata tenendo conto dell’entità e complessità dell’impianto, del  grado  di pericolosità e delle altre circostanze obiettive e soggettive della violazione.

Una garanzia per l’installatore

Gestire correttamente la dichiarazione di conformità, però, non solo consente di evitare le sanzioni amministrative previste dal decreto ministeriale, ma costituisce anche una garanzia per l’installatore che, attraverso il contenuto della dichiarazione e dei suoi allegati, di fatto, documenta l’intervento effettuato, ponendosi al riparo da eventuali interventi di manomissione o cattiva manutenzione svolti da altri installatori o dal cliente stesso in seguito alla data di rilascio della dichiarazione.