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Essere Installatore professionale di sicurezza: chi me l’ha fatto fare?!

27/09/2019

di Paolo Gambuzzi - Vice-presidente di A.I.P.S. 

Se stai leggendo questo articolo e sei un installatore professionale di sistemi di sicurezza, di certo nella tua carriera questa frase te la sei detta tante volte: “ma chi me l’ha fatto fare?!”.

Poi, sempre se sei un installatore professionale, ogni volta ti sei rimboccato le maniche e hai affrontato i problemi: clienti che non pagano nei tempi concordati  - soprattutto la Pubblica Amministrazione! - concorrenti scorretti che propongono di installare impianti senza conoscere le norme tecniche o addirittura senza possedere i requisiti tecnici per farlo, il tempo che non basta mai e i clienti che hanno sempre urgenza, le “scartoffie” da compilare, gli obblighi e le responsabilità da rispettare, i fornitori che fanno orecchie da mercante quando segnali un difetto delle apparecchiature…Ma come affrontare e superare le problematiche del nostro mestiere?

Distinguersi facendo rete

La risposta è “fare rete” (e nello specifico, per me è stare in AIPS, l’Associazione degli Installatori Professionali di sistemi di Sicurezza) e mantenere alta la professionalità.

Fare rete infatti significa essere in contatto con tanti colleghi professionisti in tutta Italia, che possono diventare partner tecnici ed aprire opportunità lavorative non affrontabili da soli, come per esempio proporsi a clienti con più filiali sul territorio, oppure partecipare a gare di appalto utilizzando gli strumenti delle ATI, o l’avvalimento, ecc. A livello locale, poi, si possono creare collaborazioni per ottimizzare i costi, organizzandosi magari in piccoli gruppi di acquisto.

La stessa Associazione, in questi anni, ha avuto modo di collaborare con aziende produttrici del settore che hanno poi assicurato alle aziende socie delle tariffe di favore.

Infine, naturalmente c’è anche l’opportunità più generica di confrontarsi con i colleghi e di mettere a frutto la loro esperienza, imparando e crescendo professionalmente.

Distinguersi con la professionalità

Così scopriamo un’altra “soluzione”: mantenere alta la professionalità e la formazione tecnica in modo da migliorare l’efficienza in termini di assistenza e manutenzione. Infatti, se un impianto è ben fatto, a regola d’arte e corredato di tutta la documentazione necessaria, non avrà bisogno nell’immediato di uscite extra dei tecnici per sistemare, aggiustare, ecc. Come diciamo in AIPS, “chi si forma non si ferma”. Per questo in Associazione impegniamo grandi risorse ed energie nell’offerta formativa, cercando di toccare un po’ tutti i settori di attività del mercato della sicurezza: antintrusione, TVCC, antincendio, domotica, ITC, ecc. e soprattutto proponendo aggiornamenti sulle normative in vigore ed approfondimenti sulle implicazioni pratiche della applicazione delle norme.

Distinguersi con la certificazione

Per distinguersi come professionisti nel mercato, oggi esistono forme di Certificazione ad hoc, studiate da enti terzi, che attestano i requisiti degli Esperti di impianti di allarme intrusione e rapina e degli Installatori, manutentori e riparatori di impianti di allarme intrusione e rapina. Ultimamente alcuni bandi di gara hanno imposto come requisito di partecipazione il possesso della Certificazione personale per i tecnici impiegati. Questo è un segnale davvero positivo da parte del mercato.

Distinguersi con la serietà

Purtroppo non si può essere altrettanto soddisfatti quando si parla di controlli e di sanzioni, visto che la scorrettezza di tanti non viene punita, anche nel caso di impianti che mettono a rischio concreto la sicurezza di cose e persone. A molti installatori seri è capitato, ad esempio, di rifiutarsi di prendere in carico un impianto di rivelazione incendio, fatto da altri, perché non conforme. Ma di certo qualcun altro, dopo di lui, si è fatto meno scrupoli…

Discorso analogo si può fare per la sicurezza nei cantieri: mettersi in regola ha dei costi per l’azienda, ma c’è sempre chi rischia (sulla pelle delle persone) e si aggiudica i lavori uscendo a prezzi più bassi. In questi contesti, l’unica arma possibile è cercare di diffondere fra gli operatori e i committenti l’importanza della qualificazione e la cultura della sicurezza, isolando quanto più possibile chi svilisce la nostra categoria professionale. Anche in questo caso, fare parte di un’Associazione di categoria agevola l’accesso a tante informazioni e a consigli dal punto di vista normativo, fiscale e legale.

Distinguersi con la passione

Senza nascondersi dietro un dito, la “soluzione” per superare le difficoltà è lavorare con passione, avere sempre voglia di studiare e di migliorarsi, credere nella propria professionalità e difenderla. E se qualche installatore, leggendo queste considerazioni, le condivide, oppure ha qualche commento, critica o suggerimento, lo invito a contattarmi all’indirizzo gambuzzi@aips.it: sarò lieto di fare due chiacchiere con un Collega.


maggiori informazioni su:
www.aips.it



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