Alleanze di competenza, alleanze di mercato

Intervista a Giulio Iucci - Presidente di ANIE Sicurezza

Intervista a cura di Ilaria Garaffoni

All’Assemblea Ordinaria Annuale dei soci del 27 Giugno 2019, il Presidente di ANIE Sicurezza Giulio Iucci è stato riconfermato al timone per il biennio 2019-2021. Obiettivo primario: consolidare ANIE SICUREZZA quale Associazione di riferimento, in termini di Centro di Competenza, informazione e formazione sui mercati verticali di riferimento e a livello istituzionale. 

Nel 2018 il comparto Sicurezza e Automazione edifici ha confermato una crescita del fatturato totale (+6,8%), seppur con una riduzione dei margini più marcata. Quale risposta può dare ANIE SICUREZZA? 

Crediamo sia essenziale differenziarsi, ma al contempo ricompattare la filiera in una logica di integrazione e convergenza anche dei ruoli dei vari attori coinvolti. E occorre non aver paura di integrare nuovi ruoli e professionalità, dando però una precisa connotazione alle specificità di ciascun operatore, in un processo di evoluzione consapevole il cui presupposto non può che essere la competenza. Quindi – ancora più a monte – una formazione seria e certificata. 

Quali potrebbero essere gli orizzonti della differenziazione?

Differenziarsi significa guardare non solo ai mercati emergenti, ma anche a quelli adiacenti per conoscerne e idearne le possibili integrazioni, valutando le applicazioni utili rispetto alla propria specializzazione. Il tutto ovviamente deve muoversi sulle linee guida della qualità per far convergere prodotti, servizi, attività e processi verso un concetto di total quality, che passa attraverso percorsi sempre più rigorosi di certificazione, non più solo del mero prodotto ma anche delle professionalità. 

In che modo l’Associazionismo può aiutare in questo processo?

Per dare una risposta competente e decisa al mercato, bisogna essere rappresentativi nei confronti delle Istituzioni, quindi è necessario stringere accordi ed alleanze che rafforzino da una parte la competenza del comparto ANIE Sicurezza, dall’altra la sua rappresentatività. Quest’anno si sono dipanati gruppi di lavoro su diversi Tavoli - Ordine Ingegneri, UNI – all’insegna della somma di competenze che forniscono una soluzione integrata alla necessità di ogni cittadino di sentirsi sicuro. La Sicurezza Urbana è il leit motiv di queste attività, che sfocerà in diverse iniziative in cui sono coinvolti attori della filiera con ruoli molto diversi (Comune di Milano, Professionisti, Enti normatori, Fiera Milano, solo per citarne alcuni). 

E sul fronte della rappresentatività?

Continuano le azioni congiunte con ASSIV, Associazione della Vigilanza Italiana, e con EURALARM in Europa. Il nuovo biennio del mio mandato si muoverà poi sul solco del consolidamento, puntando ancora una volta sulla condivisione e sul coinvolgimento, per ottenere traguardi più ambiziosi. Primo fra tutti: essere riconosciuti, soprattutto dagli stessi professionisti del settore, come un centro di competenza di elevato valore professionale. Tale obiettivo non deve concentrarsi solo sul mercato in senso lato, ma anche, più pragmaticamente, sui vari mercati verticali di riferimento, per informarli e formarli sulle best practice, sui modus operandi, sulle normative vigenti, ma anche su una filiera del valore (produttore, distributore, installatore/system integrator) che opera con professionalità nel nostro settore, così come per i settori professionali di riferimento e non ultime le istituzioni, la Pubblica Amministrazione centrale e locale. 

Cosa significa “fare network”?

Fare network significa maturare l’abitudine a confrontarsi su iniziative e progetti che abbiano un respiro comune, dove l’impegno e la voce del singolo può diventare valore aggiunto per tutti. Ogni associato ANIE Sicurezza può avere il peso specifico per raggiungere obiettivi importanti nel settore, se sceglie di esserne parte integrante ed attiva: scoprirà altri valori da acquisire e da condividere, idee nuove, nuovi modelli di business, relazioni e sinergie. Fare network significa in sostanza interagire, influenzarsi reciprocamente, mettere a fattor comune. Con un presupposto fondamentale: la condivisione dei valori fondanti del lavoro e dell’etica professionale.