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BA e Smart city: Italia e mondo

22/07/2019

della Redazione 

Entro dieci anni il 60% della popolazione mondiale vivrà in città: un miliardo di persone in più rispetto ad oggi. Ma tutto sarà più semplice e funzionale, grazie alla connettività diffusa e all’intelligenza tecnologica delle metropoli. Il tema non è però così futuristico, perché per essere smart una città deve incidere sulla qualità della vita. E secondo ICity Rate, in Italia Milano è oggi al top per “intelligenza”, grazie alle sue performance in termini di solidità economica, ricerca e innovazione, lavoro e attrattività turistico-culturale. Ma cos’è una città smart?

In Italia, oggi

Secondo il rapporto ICity Rate 2018, Milano mantiene la prima posizione su 107 comuni, confermandosi come realtà difficilmente replicabile. Milano ha ottenuto ottimi risultati per solidità economica (1°), ricerca e innovazione (1°), lavoro (2°), attrattività turistico-culturale (2°), sfide ambientali (verde urbano, 15°) e funzionali (mobilità sostenibile ed energia, 1° e 10°), sviluppo economico. Seguono Firenze e Bologna, che vincono le sfide della sostenibilità e dell’innovazione. Non accenna però a ridursi il divario fra il Nord e il Sud: la prima città del Meridione fa infatti capolino in classifica solo al 43° posto. Il gap riguarda occupazione, solidità economica, ricerca e innovazione, ma anche energia e trasformazione digitale. E il futuro come sarà?

In futuro, nel mondo

Il futuro sarà dominato da droni, elettromobilità, lampioni intelligenti e servizi infrastrutturali personalizzati: completa connettività e utilizzo intelligente del flusso di dati attraverso la rete saranno le chiavi d’accesso. Ma perché ciò avvenga, sarà essenziale disporre di comunicazioni mobili di quinta generazione, come il 5G che influisce su tutti i componenti di sistema, inclusi chipset e componenti RF utilizzati negli smartphone. 

Rischio cyber?

Le città altamente connesse di domani saranno però particolarmente vulnerabili. Gli attacchi informatici potrebbero far crollare la rete cittadina, che dovrà quindi essere assolutamente affidabile perché tutte le infrastrutture critiche (reti elettriche e sistemi di gestione del traffico accessibili online) potrebbero essere rese vulnerabili.

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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