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Massimizzare la qualità video minimizzando banda e storage

14/07/2017

dal Team Marketing di VIVOTEK

Le più recenti evoluzioni nelle tecnologie video hanno consentito all’industria della videosorveglianza di supportare una sempre maggiore risoluzione d’immagine ed un dynamic range sempre più sofisticato. Tuttavia ogni miglioramento tecnologico ha portato con sé la conseguente richiesta di una maggiore velocità di trasmissione, quindi di un maggior consumo di banda passante e di esigenze (nonché costi) decisamente superiori per lo storage. Per evitare di sovraccaricare la rete o di dover fronteggiare elevate richieste – e costi – relativi allo storage di dati, non è infrequente che l’utente finale arrivi a rinunciare all’installazione di sistemi performanti ed in grado di garantire una qualità video ottimale e realmente in linea con le necessità della committenza.

Per ridurre il bit rate preservando al contempo la qualità del video, i più evoluti produttori(1) hanno sviluppato dei codec smart, che comprimono i dati in modo intelligente solo in alcune aree del campo visivo o soltanto durante lassi di tempo nei quali non accadono delle azioni che possano essere ritenute rilevanti, il tutto mantenendo una pienissima qualità video solo laddove ed ogni qualvolta tali azioni d’interesse si dovessero invece presentare. Tecnologie di nuova generazione(2) consentono infatti oggi alle telecamere di ottimizzare la qualità del video solo per specifiche regioni, riducendo in questo modo il consumo di banda e le richieste di storage.

OTTIMIZZAZIONE INTELLIGENTE

L’elemento più innovativo è l’aggiunta di una tecnologia( 3) che regola l’intervallo I-frame, la lunghezza del tempo esteso da un set predefinito di immagini successive entro un filmato encoded. Abilitando questa tecnologia, l’intervallo I-frame può essere aumentato o diminuito in base alla situazione che si presenta all’interno del campo visivo. Quando si rileva la presenza di una scena con essenziali caratteristiche di staticità, si può ricorrere a questa tecnologia per aumentare l’intervallo I-frame. Questo porterà ad un lasso di tempo maggiore tra gli I frames densi di dati, riducendo così il bit rate medio ma mantenendo comunque ferma la qualità del video quando e dove sia realmente necessaria.

REGION OF INTEREST (ROI)

Queste nuove tecnologie permettono sia di definire una “regione di interesse” (ROI) all’interno del campo visivo laddove siano richiesti i massimi dettagli video, sia di determinare tramite algoritmo i momenti nei quali occorre attivare il motion ed automaticamente preservare il massimo di dettaglio in quelle aree. Una terza opzione è beneficiare della combinazione di un ROI predefinito e di un motion detection automatico.

COMPATIBILITÀ

La compatibilità di queste innovative tecnologie con algoritmi di compressione che a breve domineranno il mercato, come l’H.265, devono ormai esser date per assunte. Così come non devono essere richieste ulteriori integrazioni per la sincronizzazione video e come deve essere prevista l’integrazione con qualunque browser (magari con un plug-in) o software di video management o NVR. Sono infatti tecnologie che, se combinate con telecamere di rete nativamente H.265, possono ridurre il dispendio di banda e le richieste di storage fino all’80% in più rispetto alla compressione possibile con le telecamere dotate di codec H.264.

(1) Come VIVOTEK
(2) Come lo Smart Stream II di VIVOTEK
(3) Dynamic Intra Frame Period  

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato.

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