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Compressione e cybersecurity: nuove sfide per la videosorveglianza

26/06/2017

di Antonella Sciortino, Field Marketing Manager Pro Camera Solution BU Panasonic System Communications Company Europe http://business.panasonic.it/soluzioni-di-sicurezza

Il settore delle telecamere di sorveglianza vede un’evoluzione tecnologica praticamente quotidiana in particolare a livello di lenti, sensori ed elaborazione dell’image signal. La ricerca ha l’obiettivo di consentire una registrazione nitida e accurata delle immagini di sorveglianza di persone e auto. Parlando di risoluzione, ad esempio, si è partiti un decennio fa con l’analogica (720 x 480), per poi passare negli ultimi anni all’HD (1280 x 720), al FHD (1920 x 1080) e poi al 4K (3840 x 2160) e si prevede che l’evoluzione futura verso l’ultra definizione sarà ancora più veloce. L’avanzare dell’alta definizione alza in modo esponenziale il volume di dati video, a livelli non paragonabili a quelli dell’epoca analogica e, di conseguenza, anche i costi di rete e storage sono diventati un punto critico.

D'altro canto, è importante analizzare il fatto che non tutto il contenuto video registrato viene effettivamente utilizzato dal committente - che, anzi, spesso elimina gran parte del girato ancora prima di analizzarlo. Va da sé, quindi, che gli sforzi in ricerca e sviluppo da parte dei produttori devono puntare a fornire al mercato soluzioni e tecnologie che permettano di ottimizzare storage e trasmissione di dati, consentendo quindi di risparmiare concretamente sui costi della videosorveglianza, salvando e memorizzando cioè solo i filmati che si rivelano veramente necessari. Ci sono ambiti, come quello della sicurezza urbana, ad esempio, in cui oggi è più che mai indispensabile avere a disposizione immagini nitide e chiare di persone e automobili, tenendo, al contempo, sotto controllo il volume dei dati complessivo. Esistono elementi cosiddetti “di fondo”, quali muri e strade, di cui non è così fondamentale raccogliere immagini al massimo della risoluzione ed accuratezza e l’evoluzione tecnologica oggi permette di ridurre i dati fino a circa il 65% rispetto al passato (col FHD) o fino a circa 80% (col 4K).

SMART CODING

Sul mercato (1) sono ormai disponibili sistemi estremamente avanzati e prodotti dotati di tecnologie di compressione all’avanguardia. Tra queste, ad esempio, si parla molto dello Smart Coding, che permette di raccogliere i filmati delle telecamere di videosorveglianza per un lungo periodo di tempo e di selezionare quali parti e immagini conservare in alta qualità. Lo Smart Coding si compone di due tecnologie principali. La prima trasforma in “dati di analisi” solo le immagini dei soggetti che si desidera monitorare, ad esempio persone o auto. La seconda agisce sulla riduzione del rumore generato durante la notte o in ambienti a bassa illuminazione, abbassando il volume di dati. La combinazione di tutte queste funzionalità, con la risoluzione 4K oggi applicabile alle telecamere in commercio, permette di raggiungere risultati davvero mai raggiunti prima nella videosorveglianza urbana.

H265

Un’altra delle tecnologie del momento, mirata a ridurre l’utilizzo di banda e i relativi costi aziendali senza dover predisporre infrastrutture aggiuntive dedicate, è l’H265. Il nuovo standard di compressione soddisfa le esigenze di sicurezza dei contesti più complessi, quali sicurezza cittadina, incroci stradali, aeroporti, stazioni, aree portuali, grossi centri commerciali. Noto anche come High Efficiency Video Coding (HEVC), il nuovo standard supporta risoluzioni fino a 8192x4320, raddoppiando il rapporto di compressione dei dati rispetto al “vecchio” H.264 e garantendo lo stesso livello di qualità video con una maggiore efficienza del sistema, grazie ad un minor consumo di banda (2). Grazie all’H265 non è necessario avvalersi di NVR o server di registrazione e archiviazione per sfruttare appieno le immagini riprese in alta definizione, direttamente sulla camera.

SECURE COMMUNICATION

La capacità di resistenza al pericolo di attacchi cybernetici sta diventando poi un fattore sempre più critico e prioritario nella valutazione, da parte delle aziende, delle tecnologie e dei sistemi di cui avvalersi per il proprio impianto di videosorveglianza. All’interno del cyberspazio è molto facile che i dati scambiati durante qualsiasi tipo di comunicazione vengano intercettati da terze parti per essere utilizzati a fini fraudolenti e lo stesso rischio di furto e di utilizzo scorretto di contenuti può verificarsi con le immagini. Per fronteggiare l’aumento di attacchi alla sicurezza delle infrastrutture di rete, i produttori più accorti (3) hanno sviluppato una serie di tecnologie affidabili per la protezione dei dati nelle proprie soluzioni di videosorveglianza. La funzionalità Secure Communication permette di protegge da attività illecite quali lo spoofing (i dati falsi), la manomissione e l’alterazione di video (modifica di immagini) e lo snooping (il furto di password), salvaguardando le comunicazioni di sorveglianza IP. Si tratta di una tecnologia di sicurezza di livello simile a quello dei PC che può essere integrata nelle telecamere IP per fornire varie funzionalità di protezione dei dati, tra cui la crittografia delle informazioni, la crittografia delle comunicazioni IP e la verifica, garantendo l’integrità delle evidenze video e dei dati complessivi per i flussi di streaming video IP.  

Note:

(1) Panasonic sviluppa sistemi avanzati, mirati a soddisfare specifiche esigenze di aziende e istituzioni, ed investe per dotare i propri prodotti di tecnologie di compressione all’avanguardia come lo Smart Coding.

(2) Che nei prodotti Panasonic migliora ulteriormente grazie alla combinazione con la funzione Smart Coding.

(3) Panasonic ha integrato questa tecnologia di sicurezza nelle sue telecamere IP per fornire varie funzionalità di protezione dei dati.



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