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Case intelligenti? Piacciono sempre di più

18/01/2011

Per parlare di "casa, dolce casa" il comfort non basta più: servono anche sicurezza e intelligenza. Non sorprende quindi la crescita di interesse per la domotica, così come non stupisce un'integrazione sempre più forte con la security e una progressiva migrazione verso i sistemi over IP. Se l'integrazione appare oggi irrinunciabile per semplificare la vita a clienti finali e addetti alla sicurezza, la tecnologia IP abbatte infatti costi e tempi di installazione, mentre i sensori e i dispositivi di controllo della building automation permettono di condividere informazioni a costi contenuti. Le opportunità sono tante, ma occorre puntare su nuovi canali di vendita. Uno su tutti, l'e-commerce. Con le dovute precauzioni...

Più intelligenza = + comfort e + sicurezza. Non a caso cresce l'interesse per la building automation. Con due trend predominanti: da un lato si assiste a una progressiva migrazione verso i sistemi over IP, dall'altro a un'integrazione sempre più marcata non solo con i sistemi di sicurezza, ma anche con molti altri dispositivi, a partire dagli ascensori. La tecnologia over IP, in particolare, sta conquistando una crescente popolarità grazie agli investimenti pubblici nelle infrastrutture IT e alla maggiore connettività garantita dalla banda larga e dalla telefonia mobile. Quanto all'integrazione, diverse semplici soluzioni (come quelle che collegano i videocitofoni con gli ascensori) sono ormai comunemente adottate negli appartamenti di lusso di nuova costruzione.

Migrazione verso l'IP

Se le committenze proprietarie di edifici cominciano ad apprezzare i vantaggi offerti dall'IP (soprattutto in termini di tempi e costi di installazione più ridotti), chi possiede delle abitazioni singole continua a preferire i sistemi analogici perché sono meno complicati e costano meno. In generale, comunque, la curiosità nei confronti dei sistemi over IP è notevole. Chi li utilizza già ne è soddisfatto (basti pensare ai vantaggi legati al controllo in remoto attraverso i cellulari): gli ostacoli alla loro diffusione sono semmai legati al costo e alla complessità di configurazione del router. Infatti, se per qualsiasi ragione l'ampiezza di banda della rete viene compromessa (perché magari si sta guardando un film in streaming), i dati provenienti dal sistema di sorveglianza potrebbero essere trasmessi a una velocità inferiore, peggiorando notevolmente la qualità video. I committenti sembrano molto preoccupati della stabilità e della velocità della rete. Per questo è necessario creare una solida partnership tra internet service provider e operatori della videosorveglianza.

Semplificare l'integrazione

L'integrazione fra sistemi diversi dovrebbe essere pensata già a livello di progettazione architettonica. Se questo è un principio oggi normalmente applicato, ad esempio, nei condomini di lusso, in molte altre realtà la norma è che i diversi sistemi di sicurezza siano acquistati e installati solo in un secondo momento. Questo significa che i dispositivi antincendio, di controllo accessi, di antintrusione e di videosorveglianza finiscono per operare come sistemi a sé stanti, con tutti i problemi di gestione che ne derivano. Il rovescio della medaglia è che si stanno facendo degli sforzi concreti per semplificare l'integrazione, in particolare per sistemi di allarme e videocitofoni. Oggi la tecnologia permette infatti di connettere terminali per la comunicazione audio/video con pannelli che forniscono informazioni di allarme in tempo reale: il videocitofono trasmette il segnale, e permette di chiamare immediatamente soccorso premendo un pulsante di emergenza. Anche i sistemi di controllo accessi possono essere integrati nei videocitofoni anche se spesso questi ultimi necessitano di un contatto isolato (fornito dal venditore di controllo accessi) per poter lavorare con il modulo di lettura. Ciò fa sì che il processo "raddoppi", quindi diventi più complesso. In generale, riuscire a integrare fra loro i diversi sistemi di sicurezza è importante perché permette di semplificare notevolmente le operazioni. Ed è ancora più importante se si pensa che gli addetti alla sicurezza sono di norma poco preparati per gestire in modo efficace sistemi molto complessi.

Come raggiungere l'utente

L'interesse delle committenze residenziali nei confronti dei sistemi integrati è legato soprattutto alla loro facilità di impiego. Meno cose l'utilizzatore deve imparare, meglio è. Come si è detto, tuttavia, la semplicità è legata all'integrazione e l'integrazione pone diverse sfide che vanno affrontate e risolte nel modo più efficace possibile. Per dialogare fra loro, tutti i dispositivi di sicurezza necessitano di due sistemi che possano parlare la stessa lingua, e ciò richiede che siano messi a punto software e protocolli aggiuntivi. Il discorso è invece più semplice nel caso specifico della domotica: sul fronte software, l'integrazione è normalmente curata non dal fornitore del sistema di sicurezza, ma da quello delle soluzioni di home automation. Alla domotica è legato un intero mercato (che include sistemi di sicurezza e illuminazione, soluzioni per l'entertainment e molto altro ancora) che, nonostante la sua pervasività e la sua importanza, è spesso dimenticato. Si pensa sempre alla banda larga e ai video in alta definizione, dimenticando che questo mercato permette di utilizzare comodamente delle reti di sensori (Wireless Sensor Network, reti dove i singoli sensori prelevano dati dall'ambiente e comunicano tra loro). L'ambiente domestico potrebbe diventare una sorta di "rete" dove tutti gli strumenti che operano nll'ambiente dialogano tra loro, fornendo informazioni che nel loro complesso permettono di gestire l'energia in modo intelligente. Sensori e dispositivi di controllo possono essere installati praticamente ovunque (dal forno alle videocamere, al cronotermostato) e possono interagire anche con reti esterne via internet , permettendo anche una gestione remota. La condivisione di informazioni presenta costi contenuti, dal momento che questi sensori sono prodotti e distribuiti in massa. Insomma, si tratta di un'opportunità da valutare attentamente.

Nuovi canali di vendita

I clienti finali sono disposti ad adottare la domotica, a patto che sia economicamente accessibile, semplice da usare e che non cambi troppo le loro abitudini. Ma non basta convincere gli utenti ad acquistare: occorre anche trovare nuove strade per raggiungere i potenziali interessati. I tradizionali canali di vendita distributori/ system integrator richiedono infatti troppo tempo e troppi sforzi economici per essere sviluppati in questa fascia. Forse si potrebbe pensare all'e-commerce come canale di vendita, pur mantenendo in capo alle figure della filiera l'aspetto installativo-manutentivo professionale. Riflettiamoci.



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