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In un mercato polarizzato vince la nicchia

31/01/2017

by a&s International

L’ultimo biennio si è caratterizzato come particolarmente sfidante per la gran parte dei produttori a livello globale. E non si è trattato di contrazione della domanda o di questioni legate alla crisi economica: il problema è stato – ed è – la sempre più aggressiva competizione sui prezzi, che ha gettato in sofferenza i produttori di pressoché tutte le latitudini, con gli Europei in testa. Il crollo dei prezzi delle singole unità IP ha infatti significativamente eroso i margini e questo ha inciso anche sul valore globale del mercato.

Secondo il report annuale di Memoori, nel 2015 il mercato della sicurezza fisica è infatti cresciuto del 4,5% (un tonfo signifi cativo rispetto al valore quasi doppio registrato negli ultimi cinque anni), mentre secondo IHS il mercato della videosorveglianza sarebbe addirittura cresciuto solo dell’1,9% (un vero crollo verticale rispetto 14,2 del 2014). Diverso, invece, l’andamento delle top 50 aziende del mondo secondo le rilevazioni di a&s International: la crescita media appare infatti migliorata rispetto al ranking dell’anno precedente (+ 5,1%), anche se i volumi risultano complessivamente calati (la cinquantesima azienda, per fare un esempio, nel 2015 ha fatturato solo 4,9 milioni di dollari - contro i 19,4 del 2014). E’ calata, in particolare, la redditività. Un dato che si spiega ancora una volta con il crollo dei prezzi, che ha evidentemente favorito i produttori asiatici rispetto ai colleghi di Oltreoceano.

POLARIZZAZIONE DEL MERCATO

Si assiste peraltro ad una polarizzazione sempre più accentuata del mercato: il fatturato delle top 10 rappresenta infatti l’80% del fatturato dell’intero campione delle 50 aziende più forti al mondo e i primi 15 vendor al mondo generano il 55% del fatturato dell’intero mercato della videosorveglianza professionale, da fonte IHS. Le prime 10 aziende si mostrano peraltro sempre più in salute, sia in termini di fatturato, sia di marginalità. Al top, scalzando la storica primazia di Honeywell, si staglia nel 2015 il gigante cinese della videosorveglianza Hikvision, ora numero al 1 mondo e con mire verso altri segmenti della sicurezza, dall’intrusione in su. Scende di un posto Honeywell, il cui fatturato è composto anche dal fire e dalla safety, oltre che dalla security. Fermo al terzo posto, invece, Bosch Security Systems, grazie alle importanti innovazioni apportate in area video e building automation, e al recente annuncio di voler sviluppare tecnologie assieme a Sony in area smart home e IoT. In quarta posizione, l’altro colosso cinese del TVCC, Dahua Technology, i cui driver di sviluppo sono città sicure e “total solutions”.

CONTROLLO ACCESSI ALLA RISCOSSA

In quinta e sesta posizione troviamo due giganti del controllo accessi: Safran Identity & Security e Assa Abloy. Entrambi hanno riportato crescite record, che riflettono il forte trend di migrazione dai sistemi meccanici ai sistemi elettronici di controllo accessi e le molteplici innovazioni in atto in tal senso. La richiesta del mercato va verso le soluzioni unificate di controllo accessi e time & attendance, biometria inclusa, mentre il controllo accessi si sta dirigendo ad ampie falcate verso il mondo wireless. Non a caso secondo IHS l’industria globale del controllo accessi cresce e crescerà in futuro a ritmi ben più sostenuti della videosorveglianza (6,6% nel 2015 e stimato + 7,2% per fine 2016).

NEW ENTRY

Tra le new entry del 2015, menzioniamo ACTi (videoanalitica), Digital Barriers (controllo dei confini con wireless con tecnologia video streaming), AxxonSoft (software per integrare controllo accessi e fire), Costar Technologies (video per progetti militari) e Identiv (soluzioni di controllo accessi e gestione dell’identità). Aziende che si caratterizzano essenzialmente per operare in nicchie ad alta specializzazione, dove è ancora possibile competere in un mercato ormai generalmente strozzato dai ribassi.

CHI VENDE DI PIÙ

Se però si getta uno sguardo alle imprese che hanno registrato la crescita più spinta nel 2015, il fatturato passa in secondo piano. Infinova, ad esempio, si colloca solo al 13mo posto nella Security 50 ma vanta il primo posto per crescita, con un impressionante + 85,1% di vendite dovuto all’allargamento del portfolio dopo le acquisizioni di March Networks nel 2012 e Swann nel 2014. I due boss cinesi, Hikvision e Dahua, sono invece forti su entrambi i fronti: fatturato e redditività. Hikvision, al n. 1 nella Security 50, conquista infatti il quarto posto per crescita, mentre Dahua, al 4° posto nella Top 50 per fatturato, è quinta per crescita delle vendite. Vale la pena anche di citare Digital Barriers, un volto nuovo per il settore che fornisce soluzioni wireless e – pur essendo una new entry nella top 50 con un dignitoso 48esimo posto, risulta essere già seconda nella classifica delle vendite, grazie alle importati interlocuzioni con il governo americano. Da rilevare che qualunque azienda goda di buona salute sta offrendo soluzioni end-to-end, garantendo ai partner di canale soluzioni complete che consentono di risparmiare in termini di condizioni di acquisto, di ampliare il ventaglio di proposte e il target di utenza finale, ma anche di ridurre tempi e costi relativi all’assistenza e alle riparazioni con il coinvolgimento di un unico interlocutore.

NELLA SFERA DI CRISTALLO

E nel futuro cosa succederà? Alcune recenti acquisizioni che si spingono sui business correlati all’edificio connesso e alla smart home fanno pensare che proprio la casa connessa sarà la prima ad adottare le soluzioni di Internet of Things (IoT), mettendo peraltro i sistemi di security e safety al centro. IoT e big data saranno quindi i due mega driver sui quali le imprese del settore rifocalizzeranno le proprie soluzioni per i mercati verticali o reingegnerizzeranno le loro tecnologie e i loro servizi. In parallelo la cybersecurity diverrà una sempre maggiore scommessa e priorità, soprattutto quando il mondo sarà davvero interamente connesso. C’è da scommettere che le prossime acquisizioni saranno proprio focalizzate su player della sicurezza logica.

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