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Controllo dello stato-porta: adesso è wireless

29/01/2017

La Redazione

Nella progettazione, installazione e gestione dei sistemi di controllo accessi, uno dei problemi più complessi da gestire è sempre stato quello della gestione dello stato della porta. Sensori, cablaggi, modifiche ai varchi, semplicità di manomissione compongono il novero delle difficoltà da risolvere in questi casi. Superare questi ostacoli in modo rapido, efficace e, possibilmente, con costi e modalità sostenibili è ormai diventato un must, soprattutto a valle della considerazione che lo stato-porta non sia un requisito dettato solo ed esclusivamente dalle esigenze di alta o altissima sicurezza, anzi.

Si pensi, banalmente, alla riduzione dei consumi energetici tipici dell’efficientamento degli edifici – una porta aperta significa scambio termico con l’esterno - piuttosto che ai risparmi nella gestione delle ronde che altrimenti si occupano di controllare questi varchi.

LA DOMANDA

La richiesta del mercato, sempre più esigente e consapevole, si è naturalmente orientata verso soluzioni semplici da installare, che comportassero il minimo impatto sulle strutture già esistenti, sicure dal punto di vista architetturale e, non da ultimo, con accorgimenti che limitassero il più possibile gli eventuali attacchi, sia con forza bruta che con attrezzature più sofisticate, senza dimenticare poi la necessità di un’integrazione spinta con i sistemi di supervisione e controllo già esistenti. I produttori già da tempo si erano mossi per soddisfare queste richieste, ma gli sforzi necessari per raggiungere l’eccellenza nei risultati hanno reso il processo abbastanza complesso.

LE SOLUZIONI

Fortunatamente, il ventaglio di soluzioni ad oggi adottabili è diventato ampio e decisamente strutturato. Cilindri piuttosto che maniglie digitali, alimentati a batteria e installabili senza sforzo sulla quasi totalità delle porte esistenti, sono ormai oggetti di uso comune nelle più disparate applicazioni, e proprio questi dispositivi possono avere a bordo anche quanto necessario per fornire tutte le informazioni relative allo stato-porta, con dei plus diffi- cili, se non impossibili, da ottenere con gli approcci risolutivi adottati sino ad ora. Il focus, infatti, non è più solo sul fatto che un varco sia accostato o meno, ma anche e soprattutto se quel varco sia effettivamente accostato e con la serratura armata (catenaccio estratto) piuttosto che un varco sia rimasto aperto per troppo tempo.

PERVASIVITÀ DELLA SOLUZIONE DIGITALE

Sempre facendo un confronto con i sistemi filari tradizionali, la pervasività della soluzione digitale non ha paragoni, garantendo flessibilità e rapidità di intervento mai raggiunte prima. Gli interventi infrastrutturali necessari, principalmente legati alla rete IP che garantisce lo scambio delle informazioni dal varco verso il sistema di controllo e viceversa, sono anch’essi contenuti e non creano problemi in termini di banda necessaria, in quanto il flusso di dati tra chiusura e sistema di controllo è alquanto contenuto.

 



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