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Identikit del perfetto software di monitoring

09/01/2017

di Marco Grasselli, Regional Manager Italy & Balkans Region Comnet Communication Networks www.comnet.net

Anche per il settore sicurezza, la convergenza digitale è ormai un processo in rapidissima evoluzione e, in questo contesto, tutte le informazioni dei sistemi e fra i sottosistemi stanno velocemente migrando verso l’Ethernet, il TCP/IP e la tecnologia delle reti. Diventa quindi fondamentale per tutti gli operatori della catena del valore essere in grado di progettare, fornire e manutenere le reti digitali. Sul mercato insistono integratori molto capaci nella fase di progettazione e installazione dei sistemi complessi che comunicano tra loro attraverso articolati sistemi di rete, il cui cuore sono evidentemente gli apparati attivi che, come sappiamo, devono avere caratteristiche adatte alle applicazioni specifiche. Ma cosa succede dopo che il collaudo è stato eseguito e gli impianti sono in attività? Da chi e come viene eseguita la corretta manutenzione - attività fondamentale per la continuità di esercizio di qualsiasi sistema?

Gli operatori tradizionali che gestiscono questa delicata fase della vita dei sistemi di sicurezza spesso non hanno confidenza con le tecnologie di rete, quindi possono trovarsi impreparati nell’analisi delle problematiche che possono insorgere. Tra gli strumenti che, quindi, non possono mancare a chi si occupa della conduzione degli impianti, si annoverano sicuramente i software tramite i quali è possibile monitorare i dispositivi che costituiscono le reti e il traffico da essi generato. Le caratteristiche fondamentali di questi (e non solo questi) software sono naturalmente, da una parte, la semplicità di utilizzo e, dall’altra, la completezza delle informazioni fornite - requisiti che a volte è difficile conciliare tra loro. Sul mercato, quindi, troviamo Utilities che puntano su interfacce moderne e di grande impatto e altre che invece privilegiano efficienza e robustezza.

COSA DEVE DARE UN BUON SOFTWARE

In linea generale possiamo dire che un buon software di monitoring deve essere, evidentemente e prima di tutto, in grado di monitorare gli apparati ed il traffico in maniera efficiente, evidenziando le eventuali anomalie in maniera intuitiva e di immediata comprensione. In quest’ottica, una visualizzazione grafica della topologia di rete, con indicazione testuale delle informazioni relative ai vari dispositivi e segnalazioni tramite colori diversi dei vari cambiamenti di stato, è sicuramente un valore aggiunto non trascurabile. Importante la possibile personalizzazione dei vari parametri del layout e, ancora migliore, l’opportunità di impostare le coordinate GPS dei vari dispositivi e di visualizzarne così la posizione fisica su una mappa topografica tipo “Google Maps” o satellitare. Tra le funzioni più “tecniche”, risultano molto utili la possibilità di aggiungere o eliminare dispositivi dalla rete; quelle di impostare il polling degli apparati ed il tempo tra un’interrogazione e la successiva, la capacità di attivare o disattivare la trasmissione di “trap” SNMP con l’invio all’amministratore della rete di report da poter esportare per ulteriori analisi. Di fondamentale importanza il launch automatico all’avvio di Windows e certamente un log eventi temporale di quanto occorso sulla rete o sul dispositivo in osservazione. La Suite software poi risulta davvero completa se è ad essa associata anche un’applicazione per effettuare il management dei singoli apparati attivi. Attraverso tale funzionalità è quindi possibile associare al monitoraggio, la programmazione (iniziale o correttiva) dei parametri degli apparati che costituiscono la rete. Caratteristica irrinunciabile è l’analisi automatica dell’installato con indicazione dei relativi indirizzi IP ed eventualmente la gestione e risoluzione automatica di eventuali conflitti, come ad esempio l’inizializzazione degli stessi in presenza del medesimo indirizzo di default su più dispositivi. Molto utile, inoltre, una visualizzazione grafica naturale ed evidente dello stato delle porte, dei LED e in generale dei vari parametri dell’apparato, in modo da poter visualizzare immediatamente se c’è qualche cosa che non sta funzionando a dovere. Un’altra caratteristica importante è la possibilità di salvare la configurazione di un dispositivo e successivamente di effettuare un’analisi di quella attuale, per eseguire una comparazione automatica con i dati salvati in fase di programmazione. Infine, rimane evidente che tale applicativo deve essere in grado di effettuare tutte le altre normali operazioni di programmazione del dispositivo, come l’impostazione dei protocolli di cicatrizzazione, l’upgrade del firmware con l’ultimo disponibile e così via. Una Suite Software con tali caratteristiche risulta essere uno strumento molto utile e potente sia per l’azienda manutentrice, sia per il cliente permettendo la gestione del sistema fino al livello più intimo della comunicazione dei dispositivi o dei sottosistemi. Proviamo infatti solo a considerare la flessibilità di una pre-analisi a distanza di una problematica che permetta un’identificazione immediata della stessa e quindi l’intervento istantaneo da remoto o, se necessario, quello sul sito con la soluzione già disponibile. Sono finiti i tempi in cui per individuare un problema ci si doveva recare sul sito per identificarlo, sperando di avere il ricambio nel furgone del tecnico per evitare una seconda uscita. Oggi è possibile mettere in campo un notevole risparmio in termini di numero di uscite, tempistiche dell’intervento risolutivo e gestione delle scorte magazzino; in una parola sola: un notevole risparmio in termini di costi che non portavano ad alcun valore aggiunto. Uno strumento talmente vantaggioso che gli mancherebbe soltanto di essere gratuito per diventare davvero eccezionale. Impossibile vero? O forse no …



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