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Sotto la lente della Video Content Analysis

20/10/2010

da A&S International

Nonostante gli insuccessi che hanno costellato la sua storia tecnologica, la Video Content Analysis (VCA) ha fatto negli anni notevoli progressi. Gli sforzi profusi per raggiungere un mercato più massivo hanno portato ad un utilizzo più esteso delle VCA, ad una diminuzione dei falsi allarmi, a prezzi più contenuti ed a performance più affidabili, aprendo queste tecnologie a mercati più ampi. Naturalmente ci sono ancora dei limiti, ma in gran parte dipendono dalle aspettative eccessive (e non di rado "montate" dagli stessi produttori) espresse dalla clientela.

Negli ultimi anni la VCA è cresciuta notevolmente, ma gli sforzi tesi a definire dei parametri di riferimento per i criteri e l'utilizzo sono tuttora scarsi. Una prima difficoltà è data dal fatto che la funzionalità del software varia sensibilmente, rendendo difficile la misurazione dell'analitica rispetto a un insieme uniforme di parametri. "È difficile regolamentare la VCA perché ogni produttore si avvale della propria tecnologia e si attiene a standard diversi", spiega Patrick Lim, Direttore Commerciale e Marketing di Ademco. PSIA e ONVIF creeranno però degli standard aperti, consentendo una più semplice integrazione delle analitiche di produttori terzi all'interno delle piattaforme di gestione video.

Il mercato in numeri

"Nel 2008", dichiara Archana Rao, analista senior di Frost & Sullivan, "il mercato della VCA valeva 138 milioni di dollari USA – una stima inclusiva di security, business intelligence e gestione del traffico. Con le Americhe nella parte del leone". La VCA si può suddividere in due sottogruppi tecnologici: software e dispositivi. "Entro il 2013, più di 450.000 canali di analitica saranno incorporati in telecamere, encoder, DVR e NVR", sostiene Niall Jenkins, analista di mercato di IMS Research. I produttori svilupperanno il 60% di questi canali, mentre i rimanenti saranno forniti da rivenditori specializzati in VCA. Entro il 2010, il mercato della videosorveglianza nel suo complesso dovrebbe superare i 2,6 miliardi di dollari e la VCA svetterà come segmento in più rapida crescita. "La massa, che rappresenta ancora un 70% del mercato, inizierà da sistemi avanzati di motion detection ma la VCA diventerà presto un valore primario per tutti", afferma Dirk Owerfeldt, Vicepresidente Senior di Viasys Intelligent Video.

Mercati verticali

Poiché l'analisi automatica degli immagini agevola il compito degli addetti ai monitor nelle installazioni video di più ampio respiro, i suoi principali impieghi riguardano il controllo della viabilità, le applicazioni governative e il retail. Frost & Sullivan ricorda infatti che la rigidità dei requisiti richiesti da progetti statali e di trasporto esige buone referenze, alta precisione e velocità di rilevazione, prezzi equi e un livello ridotto al minimo di falsi allarmi. "I mercati governativi" –spiega Jenkins di IMS Research - "sono perfetti per la protezione perimetrale e dispongono delle risorse necessarie per acquistare anche le più performanti soluzioni di analitica video". Nel 2008, il più grande mercato di dispositivi di sorveglianza intelligenti è stato comunque il monitoraggio del traffico. "Per la VCA è particolarmente adatto" - afferma Jenkins - "perché gli oggetti tracciati sono, in genere, di dimensioni uniformi e si muovono a velocità prevedibili lungo linee rette". Sta poi emergendo con forza il retail: con l'abbassamento dei prezzi, anche le piccole e medie imprese potranno utilizzare l'analitica video per snellire e ottimizzare la gestione e migliorare la sicurezza dei propri negozi. "La grande distribuzione organizzata rappresenta già un'applicazione diffusa per la VCA. L'analitica consente infatti il monitoraggio delle aree di vendita ad alto rischio e permette di svolgere delle indagini di marketing e merchandising. Diversi retailer si sono associati con produttori di telecamere per offrire delle soluzioni integrate specifiche per il retail.

L'architettura di sistema

L'architettura di sistema, sia essa a bordo telecamera, server-based, intermedia o ibrida, dipende essenzialmente dalle esigenze dell'utente e coinvolge valutazioni che spaziano dalle perfomance tecnologiche degli algoritmi, alla larghezza di banda, fino alla potenza di elaborazione dei dati. L'analisi video alloggiata a bordo dei dispositivi non genera ulteriore traffico sulla rete perché analizza le immagini direttamente nella telecamera. Soltanto quando scatta un allarme, viene trasmesso un messaggio dalla rete al sistema di gestione video (VMS). L'analitica su server richiede invece che tutte le sequenze siano inviate in rete. Tuttavia, l'analisi a bordo telecamera ha una potenza di elaborazione limitata. Secondo Justin Schorn, Vicepresidente di Sviluppo Prodotto di Aimetis, molti algoritmi VCA di alta qualità hanno dei requisiti di elaborazione impegnativi, e la maggior parte dei processori integrati non è in grado di fornire le prestazioni richieste. Una minore potenza di elaborazione implica una potenziale riduzione della precisione nell'analisi video. La maggior parte dei dispositivi VCA a bordo telecamere deve poi essere configurata singolarmente, con una conseguente dilatazione dei tempi e dei costi di installazione. Con lo sviluppo di telecamere e di chip più performanti per memorizzazione e potenza di elaborazione, si assisterà però ad una maggiore diffusione dell'analitica integrata.

Soluzioni ibride per l'analitica integrata

Nuove soluzioni ibride stanno poi facendo il loro ingresso sul mercato della VCA. "Gli utenti che vogliono ampliare i propri sistemi di sorveglianza inserendo l'analitica video senza rinunciare alle infrastrutture esistenti, possono decidere di alloggiare la VCA sui router", dice Bob Cutting, Vicepresidente Responsabile di Prodotto di ObjectVideo. I sistemi ibridi integrano l'analitica sia a bordo telecamera che nel server. La VCA gestisce l'analitica preliminare e poi trasmette i dati al back-end per un'analisi più complessa. "Ci occorre circa il 15% della potenza di elaborazione di una telecamera DSP- based e al back-end un server può analizzare fino a 200 telecamere", afferma Zvika Ashani, CTO e co-fondatore di Agent Video Intelligence.

Riduzione dei falsi allarmi

"Grazie all'analitica 3D", spiega Dirk Owerfeldt, Senior VP di Viasys Intelligent Video - "si possono impostare i para-metri che definiscono la distanza di un oggetto rispetto alla telecamera, la quale "apprende" che l'oggetto diventerà più piccolo man mano che si allontana da essa". La riduzione del fastidio dovuto agli allarmi va oltre la semplice mascheratura e filtraggio per dimensioni. In ambienti esterni complessi, il sistema deve sapere che cosa sta osservando. Dice Rustom Kanga, Amministratore Delegato di iOmniscient: "La nostra analitica riconosce i fari di un treno e distingue il movimento di un albero dalle persone". I produttori parlano di un'incidenza di falsi allarmi inferiore al 5%, fino all'1%, tuttavia gli installatori riportano dei margini di errore ben più ampi. "Raggiungere una precisione compresa tra il 70 e l'80%" - dice Horan - "è comunque accettabile, e i risultati sono di gran lunga migliori dei sistemi che non si avvalgono dell'analitica video". I sistemi VCA più efficienti dispongono di varie funzioni che aiutano gli integratori a definire e gestire i falsi allarmi che devono poi essere selezionati dagli utenti. "Se la VCA rileva un oggetto lanciato su una recinzione, ma il personale addetto alla sicurezza scopre che quell'oggetto è una scatola vuota, l'allarme non dovrebbe essere definito come falso allarme" dice Lim (Ademco). "La telecamera dovrebbe coglierlo anche se, in quel caso, si tratta solo di una scatola vuota".

Scenari futuri

Per John Romanowich, Amministratore Delegato di SightLogix, la VCA si sta espandendo dal campo della sicurezza verso altre applicazioni, quali il controllo dell'occupazione dei parcheggi, i sistemi di rilevazione di uomo in mare per imbarcazioni e l'elaborazione industriale della rilevazione di incendi. Perché il mercato decolli, è però importante che i player dimostrino il ROI (ritorno sul capitale investito) risultante dalle installazioni di VCA. "Poiché i grandi produttori di sistemi di videosorveglianza continuano a promuovere l'intelligent video" dice Jenkins (IMS Research), "si prevede che il prezzo medio diminuirà notevolmente nel tempo, favorendo il decollo del segmento". "Inizialmente gli sviluppatori di analitica erano sopravvalutati e producevano poco", dice Bill Bozeman, Presidente e Amministratore Delegato di PSA Security. "In quest'ultimo anno, però, i progressi sono cresciuti a tal punto che le capacità dell'intelligent video sono diventate realmente fruibili anche dall'integratore di sistema tradizionale. E questo, sotto la prospettiva dell'utente, significa valore aggiunto.


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