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Come videosorvegliare nei grandi eventi

05/08/2015

La Redazione

Estrema complessità di interlocuzioni, intreccio di ruoli e responsabilità, molteplicità di organizzazioni e istituzioni coinvolte, grande delicatezza nella gestione di qualunque problematica afferente alla sicurezza, non esente peraltro da tematiche collaterali e non meno importanti come privacy, safety, gestione delle emergenze, indirizzamento delle folle, allerta terrorismo, impiego massivo di tecnologie, uomini e mezzi. Tutto questo, e molto altro, è la gestione di un grande evento. Il tema della security nei grandi eventi, oggetto di questo numero di a&s Italy variamente dedicato all'EXPO 2015, è dunque estremamente complicato da affrontare e dipanare in tutta la sua complessità ed architettura. Il grande evento è infatti un sistema autoportante, un microcosmo con regole e discipline del tutto peculiari. E' quindi giocoforza focalizzarsi in queste pagine sull'aspetto che più ci riguarda da vicino: la tecnologia a sostegno e a supporto della security in senso stretto. E anche in questo campo, o meglio in questo più che in altri settori verticali, la videosorveglianza è la tecnologia regina: ci concentreremo dunque sul potenziale del TVCC per questa tipologia di verticale.

Quali sono le caratteristiche imprescindibili di qualità e performance che devono garantire le tecnologie di videosorveglianza in eventi di grande portata? Nella ricerca di un denominatore comune tra le varie dichiarazioni rilasciate dai security manager degli eventi di maggior portata a livello mondiale (grandi concerti, grosse partite di calcio, manifestazioni di rilievo internazionale), le richieste più gettonate risultano essere qualità dell'immagine, robustezza, economie di scala. Vediamole.

Definizione e visuale

La qualità dell'immagine è la prima ed imprescindibile caratteristica da richiedere ad un sistema di videosorveglianza, non solo per individuare potenziali atti anomali o soggetti da tenere sotto controllo, ma anche con funzione di persecuzione del reato e di costruzione di prove documentali esperibili in giudizio. Inutile dire che un sistema di videosorveglianza che non offre immagini nitide, atte anche ad identificazioni di stampo forense, serve a poco in contesti ad alto rischio. Elevato frame rate e alta risoluzione sono quindi ormai un must, anche se non sempre è utile spingere la risoluzione al livello più alto (fino al 4K, per intenderci): forse è più utile un contenitore omnibus ad alta flessibilità capace di supportare un mix di tecnologie e sensori per utilizzare la soluzione giusta volta per volta.

La nitidezza e la definizione dell'immagine devono poi essere assicurate in qualunque condizione di luminosità, termica o climatica, quindi anche con nebbia, pioggia, luce accecante o in notturno (tanto per fare un esempio, l'EXPO è aperto anche la sera per sei mesi, quindi clima e visibilità notturna saranno elementi sfidanti). E' quindi essenziale scegliere tecnologie di ripresa capaci di vedere anche al buio o in condizioni di eccessiva luminosità, di notte e con situazioni meteo avverse. Infine, è utile disporre di soluzioni panoramiche che, riprendendo a 360 gradi aree anche molto estese, garantiscono una visuale estremamente ampia con l'utilizzo di poche macchine da ripresa. Con annessi margini di risparmio.

Robustezza e intelligenza

Il notevole stress tecnico cui vengono sottoposte le tecnologie di ripresa nei grandi eventi si assomma al comune rischio ambientale ma anche a quello vandalico (pensiamo solo ad uno stadio di calcio), di manomissione o addirittura terroristico. E' quindi essenziale utilizzare tecnologie durevoli e dotate di particolare robustezza fisica: ben vengano quindi le certificazioni con il massimo grado di resistenza antivandalo. Altra caratteristica di rilievo è l'intelligenza tecnologica: ciò che cioè consente ai dispositivi di svolgere delle funzioni automatiche di videoanalisi per alleggerire, ottimizzare e perfezionare il lavoro degli addetti al monitor. Funzioni di controllo degli accessi (enter area/exit area), di conteggio persone con individuazione di zone calde/fredde, unite alle più tradizionali funzioni di oggetto abbandonato/rimosso, ma anche di lettura delle targhe (pensiamo ad un parcheggio esterno all'area), dovrebbero forse essere proposte di default(*).

Solution providing


Naturalmente, affianco a dispositivi di ripresa altamente specializzati, occorrono macchine di registrazione che consentano di supportare un notevole throughput, come pure soluzioni di storage altamente performanti e ridondanze per garantire la massima continuità operativa. Infine è essenziale disporre di una piattaforma software capace di gestire e supportare tutte le funzioni richieste, anche quelle più avanzate, fornendo al contempo adeguata reportistica e statistiche.
Tutte opzioni che richiedono un unico interlocutore, solido e specializzato, capace di assumersi la responsabilità del lavoro e di garantire - grazie ad un robusto bagaglio strutturale, gestionale e finanziario - un arco temporale ampio di continuità aziendale e di progetto, che si affianchi ad un'ampiezza di gamma e a ricerca e sviluppo sempre al passo con l'evoluzione tecnologica. Tutti valori essenziali per salvaguardare un investimento nel lungo periodo.

 

 

(*) Le nuove soluzioni di ripresa Hikvision per l'high-end sono dotate di un case da esterni IP 66 certificata antivandalo al grado IK10. Garantiscono robustezza, alta qualità di ripresa in qualunque situazione (grazie a WDR, darkfighter, sensori low light, IR "smart" che, in funzione dello zoom richiesto, copre aree anche molto vaste e regola luminosità, profondità e intensità); intelligenza a bordo (con pacchetti di default che non richiedono configurazione), telecamere fisheye a 360° e una piattaforma software capace di supportare anche funzioni di analisi avanzate senza richiedere licenze aggiuntive.  Una gamma completa che solo Hikvision, produttore n. 1 al mondo di sistemi di videosorveglianza professionale, può proporre.

 

 

 



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