di Lisa Cruciani - MarCom Manager Dormakaba
Il Building Information Modeling (BIM) ha rivoluzionato il settore dell’architettura, dell’ingegneria e della costruzione negli ultimi decenni. Questa metodologia di progettazione “collaborativa” basata su modelli 3D ha permesso di aumentare l’efficienza, ridurre gli errori e migliorare la comunicazione tra i diversi attori coinvolti nel processo di realizzazione di un edificio o di una infrastruttura. Tuttavia, il BIM non è un concetto statico, ma continua a evolversi. L’ottimizzazione interna e l’interoperabilità svolgeranno un ruolo cruciale nel plasmare il suo futuro.
Uno dei principali obiettivi del BIM è sempre stato quello di migliorare l’efficienza e la produttività nell’intero ciclo di vita di un progetto. Questo sarà ancora più centrale nel futuro del BIM. Una delle aree in cui il BIM può continuare a crescere è l’integrazione di analisi avanzate all’interno del modello. Ciò significa che non solo avremo una rappresentazione 3D dell’edificio, ma il modello stesso diventerà un ambiente dinamico in cui eseguire simulazioni e analisi di diverse variabili. Ad esempio, il BIM potrà incorporare dati sul consumo energetico permettendo così di ottimizzare l’efficienza energetica e identificare i punti deboli del progetto. Allo stesso modo, il BIM potrà supportare analisi strutturali avanzate, testando la resistenza dell’edificio a varie condizioni di carico, o analisi di flusso e idraulica per le infrastrutture, ottimizzando il design per massimizzare la funzionalità e ridurre i rischi.
Interoperabilità: oltre i confini del progetto
Fin dalla sua nascita, il BIM ha cercato di favorire la collaborazione tra i vari professionisti coinvolti in un progetto. Tuttavia, il futuro del BIM si spingerà oltre, cercando di garantire un’interoperabilità più ampia tra diverse piattaforme BIM e tra BIM e altre tecnologie. L’interoperabilità tra diverse piattaforme BIM sarà fondamentale per consentire un flusso di lavoro più comodo tra professionisti che utilizzano software diversi. Questo permetterà di evitare problemi di incompatibilità e di agevolare lo scambio di dati e modelli tra i membri del team. Ma l’interoperabilità del BIM non si limiterà solo a queste integrazioni. Il futuro del BIM sarà caratterizzato anche da una maggiore integrazione con altre tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale. L’IA potrà essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati provenienti dai modelli BIM e fornire suggerimenti per migliorare il design o ottimizzare il processo costruttivo. Allo stesso modo, il BIM potrà interagire con la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) per migliorare, ad esempio, la visualizzazione dei progetti.
La svolta verso l’automazione
Con l’ottimizzazione interna e l’interoperabilità, il futuro del BIM si avvicina sempre di più all’automazione. Le capacità avanzate di analisi integrate nei modelli BIM, insieme all’integrazione di altre tecnologie, porteranno a un aumento dell’automazione nei processi di progettazione, costruzione e manutenzione. Ciò significa che alcune attività ripetitive e noiose, come il controllo di conformità normativa o la generazione di documentazione, potrebbero essere automatizzate, consentendo ai professionisti di concentrarsi su compiti più creativi e complessi. L’automazione potrebbe anche contribuire a ridurre gli errori umani e a migliorare la qualità complessiva dei progetti.
In sintesi, il futuro del BIM sarà caratterizzato da un’enfasi sempre maggiore sull’ottimizzazione interna e sull’interoperabilità. L’integrazione di analisi avanzate nei modelli 3D permetterà di prendere decisioni più sicure e di migliorare l’efficienza dei progetti. L’interoperabilità tra diverse piattaforme BIM e con altre tecnologie apre la strada a un processo di progettazione e costruzione più collaborativo ed efficiente. Con l’automazione che si fa strada nei processi, il BIM si trasformerà da strumento di supporto a una vera e propria guida intelligente nel mondo della costruzione.
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