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Controllo accessi: nel groviglio delle connessioni

06/11/2023

Server, workstation, stampanti, controller, lettori, varchi fisici… Un sistema elettronico di controllo accessi è un piccolo mondo fatto di tante parti tra loro interconnesse. Per alimentarsi, scambiarsi dati, visualizzare gli eventi, comandare l’apertura di una porta o il sollevamento di una sbarra, collegarsi ad altri impianti… Un groviglio di fili e cavi elettrici nel quale non è facile districarsi. Cerchiamo di fare un po’ d’ordine.

della Redazione

Un sistema elettronico di controllo accessi comprende una serie di apparecchiature (PC o Server, stazioni di lavoro, stampanti, controller, lettori ecc.), tutte connesse fra loro. Le connessioni sono necessarie sia per trasportare l’energia elettrica (alimentazione delle parti componenti) sia per consentire l’interscambio dei dati. Esse possono essere wired (la maggior parte) e wireless (senza fili). Nel primo caso sono realizzate attraverso singoli conduttori elettrici o cavi multifilari (di impiego generale o specifici); nel secondo tramite onde radio (in genere a una frequenza di 2,45 GHz) con l’ausilio di apposite interfacce (gateway, access point ecc.). Districarsi nel groviglio delle connessioni non è agevole: cerchiamo di fare un po’ d’ordine.

I cavi di alimentazione

Nei sistemi di controllo accessi sono generalmente presenti due alimentazioni: alternata monofase (230 V 50 Hz) e continua (bassa tensione, tipicamente 12 V). Sono alimentati in alternata il Server o il PC (che operano da unità centrale), le stazioni di lavoro (PC, monitor e stampante), gli eventuali dispositivi di rete (switch, hub, router ecc.), l’unità di personalizzazione dei badge (stampa e codificazione) e i totem adibiti all’autoregistrazione dei visitatori, i gruppi di alimentazione/UPS relativi ai Controller ai quali fanno capo i lettori e i dispositivi input/output a bordo dei varchi. La connessione inerente all’alimentazione primaria, quella alternata, è realizzata tramite un comune cavo tripolare di sezione e isolamento adeguati, colori blu (neutro), marrone (fase) e giallo/verde (terra di protezione). Spesso si tratta di semplici cordoni rimovibili intestati alle estremità (presa e spina). Il cavo destinato a trasportare la corrente continua, invece, è generalmente costituito da due conduttori di colore nero (Vcc-) e rosso (Vcc+). Alcuni Controller e lettori speciali sono alimentati in modalità PoE o PoE+ (Power over Ethernet) sfruttando lo stesso cavo della rete dati. Qualora nell’ambito delle componenti hardware dovessero essere presenti altri collegamenti di alimentazione in bassa tensione (5 Vcc, 24 Vac o Vcc ecc.) è vivamente sconsigliato l’uso di conduttori elettrici con gli stessi colori dell’alimentazione primaria.

I cavi dati

Le connessioni usate per l’interscambio dei dati fra le parti interessate si basano su cavi di tipo multifilare con diverse caratteristiche tecniche. Le informazioni tra Server, dispositivi di rete, stazioni di lavoro, stampante condivisa e Controller per accessi viaggiano in genere sulla LAN (Local Area Network) impiegando cavi standard Ethernet Cat. 6 o superiore, in grado di coprire distanze di circa 100 metri. Sempre a livello LAN molto usati sono le patch cord e i cavi crossover per connessioni a breve distanza. Il collegamento dei lettori di credenziali al rispettivo Controller dipende dal tipo di interfaccia fisica e logica tra le due apparecchiature. Le interfacce possono essere standard (come Wiegand e MagStripe) oppure proprietarie. Le connessioni standard (le più diffuse) sono punto a punto (un cavo per ciascun lettore), quelle proprietarie di tipo multipunto (bus). Nel primo caso il collegamento è realizzato tramite un comune «cavo allarme» (guaina esterna di protezione, schermo, due conduttori da 0,75 mmq e sei da 0,22); distanza 90-150 metri. Nel secondo caso la connessione è in genere conforme allo standard TIA EIA RS422 o RS485 e impiega cavi specifici (guaina esterna, schermo, due twisted pair); la distanza massima è di 1200 metri. Rari i lettori dotati di interfaccia Ethernet. La stampante, lo scanner e gli eventuali lettori collegati direttamente alla stazione di lavoro (PC) per il rilascio dei badge e delle comunicazioni ai visitatori, l’enrollment delle impronte biometriche e attività simili, utilizzano cavi standard USB o RS232. I collegamenti tra il Controller e i dispositivi a bordo dei varchi (comando di apertura, monitoraggio, segnalazione ecc.), infine, impiegano normali conduttori elettrici, unifilari o multifilari, singoli, a piattina o in guaina.

Le connessioni wireless

Nei sistemi di controllo accessi le connessioni senza fili non sono attualmente molto diffuse. A parte le classiche WLAN (WiFi) e WPAN (Bluetooth) – impiegate per collegare tra loro a breve distanza le apparecchiature informatiche (nel nostro caso Server, workstation, stampanti e Controller) – esse riguardano soprattutto i dispositivi meccatronici wireless (maniglie, cilindri, lucchetti ecc.). In questi casi le frequenze di lavoro classiche sono 868 MHz e 2,45 GHz. Rari, infine, i lettori di badge senza fili (2,45 GHz).

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