Antonio Avolio nuovo Presidente AIPS

L’assemblea dei Soci AIPS, riunitasi a Bologna presso il parco tematico FICO venerdì 23 giugno, ha nominato Antonio Avolio per il triennio 2023-2026 alla guida dell’Associazione che rappresenta in Italia le aziende di installazione e manutenzione di sistemi di sicurezza. Laureato in ingegneria elettronica e titolare della Security Engineering srl, Avolio ha ricoperto dal 2011 ad oggi la carica di Consigliere nazionale in AIPS. Quali saranno i suoi obiettivi?

Intervista a Antonio Avolio - Nuovo Presidente AIPS

Dopo aver ricoperto negli anni diverse cariche associative, il 23 Giugno è stato eletto Presidente di AIPS. Quali sono i suoi obiettivi per il triennio che coincide con il suo mandato?

La mia elezione si inserisce nel pieno segno della continuità con i Past President che mi hanno preceduto: la rotazione è infatti un elemento indispensabile non solo di democrazia interna, ma anche di arricchimento di contenuti e di saperi che ha la scopo di mettere in campo idee e knowhow sempre diversi a favore del raggiungimento degli obiettivi – sempre dinamici - dell’Associazione. Venendo agli obiettivi del mandato: il primo punto è sicuramente l’aumento del numero di Associati, essenziale per accrescere il nostro peso specifico sul fronte delle interlocuzioni e della possibile pressione verso le Istituzioni. Un secondo obiettivo, già intrapreso e portato avanti nelle precedenti gestioni AIPS, è la chiusura del percorso di certificazione professionale con il progetto di Norma UNI. Terzo obiettivo, non meno importante: aumentare e affinare i vantaggi a favore degli Associati. E infine un obiettivo generale, che è lo scopo stesso dell’Associazione sin dalla sua fondazione: valorizzare le competenze e la professionalità di chi sa far bene questo mestiere.

Ha accennato al tema delle interlocuzioni istituzionali: sinora che tipo e livello di ascolto avete riscontrato da parte dell’amministrazione pubblica?

Lato istituzionale, abbiamo cercato di dare maggiore forza e visibilità ad AIPS con la ricostruzione, dopo numerosi anni di stasi, del tavolo interassociativo di comparto, che ha coinvolto e coinvolge le principali realtà di rappresentanza della catena produttivo-distributiva-installativa del settore della sicurezza. Certamente da un punto di vista dei rapporti prettamente ministeriali è essenziale dare ancora più voce alla nostra categoria. A maggior ragione dopo le modifiche al DM 37/08 all’art. 1 comma 2 lettera B. Un altro aspetto non meno importante è saper sensibilizzare l’utente finale nella scelta di sistemi di sicurezza a regola d’arte. Il cliente, soprattutto residenziale ma non solo, non possiede infatti le conoscenze necessarie per sapere davvero cosa gli viene installato, non sa che non si può davvero tutelare se non acquista sistemi realizzati in un certo modo e da personale competente, ignora che alcuni gadget chiamati furbescamente sistemi d’allarme non possono garantire alcuna forma di sicurezza a persone, beni e patrimonio. 

E quindi a chi tocca fare cultura della sicurezza?

Sicuramente sta a noi divulgare il valore (invero, la necessità) di installare non solo sistemi di sicurezza a regola d’arte, ossia compliant alla norma di settore, ma anche fatti bene. Questa è la vera sfida: fare cultura della sicurezza non solo verso l’esterno, sensibilizzando la clientela, ma anche verso un comparto che è ancora – va detto - per lo più composto da improvvisatori che non conoscono le norme e danneggiano l’immagine di chi invece sa far bene il suo mestiere. 

Ecco perché portare nuovi Associati è un obiettivo prioritario: perché l’installatore AIPS è costantemente informato sulle normative, sugli aggiornamenti e sulle responsabilità in cui incorre e sul fatto che lavorare a norma tutela il suo cliente, ma primariamente l’installatore stesso sul piano professionale, legale e assicurativo. Il non associato, invece, è costretto a ricercare informazioni (e non sempre da fonti accreditate) se vuole installare impianti a regola d’arte, a rischio proprio e della sua clientela.