Sicurezza fisica 2023: trend interni ed esterni

Cosa succederà nel 2023? Secondo Genetec (Provider di tecnologie di sicurezza unificata e pubblica, per la protezione delle operation e le soluzioni di business intelligence,ha pubblicato le sue previsioni 2023 per l’industria della sicurezza fisica) sarà l’anno dell’unificazione dei sistemi di sicurezza, dell’upgrade dei sistemi di controllo accessi e dello sviluppo del cloud ibrido e delle soluzioni di cybersecurity. Tra i motivi più trainanti? La carenza di personale, che ha interessato anche il settore della sicurezza fisica soprattutto per i livelli professionali peggio compensati, come la vigilanza privata e gli operatori fiduciari, aumenterà la domanda di soluzioni di sicurezza unificata.

della Redazione

Nel Rapporto sullo Stato della Sicurezza Fisica 2022 di Genetec, il 50% degli intervistati ha riportato di aver sofferto problemi di ricerca di risorse umane nel settore della sicurezza fisica, pertanto si sono orientati per il 2023 su soluzioni tecnologiche volte a rendere i compiti più agevoli, automatizzare i processi e migliorare l’efficienza del team. La videosorveglianza unificata, il controllo accessi, il riconoscimento automatico delle targhe, le tecnologie per la comunicazione ed altre importanti funzioni possono facilitare il lavoro degli addetti e ridurre i costi e il tempo dedicato alla formazione. L’analitica integrata o le feature di supporto al processo decisionale possono rendere l’operatività ancora più fluida.

Upgrade del controllo accessi 

Il Rapporto ha inoltre evidenziato che il 67% delle realtà intervistate pensa di investire in un upgrade del sistema di controllo accessi, considerata una priorità tra gli investimenti in tecnologie per la sicurezza. I sistemi più evoluti comprendono difese informatiche integrate e strumenti di monitoraggio dello stato di salute dei sistemi, oltre a maggiori livelli di automazione. Fare un upgrade per ottenere un sistema di controllo accessi moderno e aperto aiuterà le aziende a eliminare i punti deboli dei sistemi preesistenti e a migliorare la propria difesa da minacce informatiche, mettendo inoltre a disposizione funzionalità nuove (es. credenziali su mobile, biometria e controller/servizi connessi al cloud).

Cloud ibrido 

Il cloud ibrido guadagna terreno: con la razionalizzazione dei costi ormai imposta a tutti i livelli aziendali, le preoccupazioni attuali e la migrazione al cloud, si attende un aumento della domanda di appliance di cloud ibrido pronte all’uso. Questa infrastruttura supporterà i carichi di lavoro dell’edge-computing, renderà i dispositivi esistenti compatibili con il cloud e contribuirà a centralizzare l’accesso ai sistemi e ai dati da molti siti.

Cyber security

Secondo la Ricerca, il 36% dei professionisti dell’IT e della sicurezza intende investire in strumenti di cybersecurity per migliorare la sicurezza fisica nel 2023. Se da un lato avrà la precedenza un approccio più olistico e automatizzato alla difesa contro le minacce, dall’altro si rafforzeranno anche la pianificazione e l’acquisto di architetture di sicurezza proattive. Quali? 

•  Sostituzione di attrezzature preesistenti prima di arrivare al cedimento dell’end-point.

• Strumenti per tracciamento e manutenzione intelligenti e metriche per migliorare le previsioni.

• Affidamento a competenze esterne per adattare l’architettura di sicurezza agli attuali inevitabili ritardi nelle supply chain.

• Orientamento su soluzioni che tengono conto by design di cybersecurity e privacy per migliorare la resilienza dell’intero ecosistema. 

I dati, l’oro del futuro

Tra le altre tendenze che avranno un impatto sul mercato della sicurezza fisica si annoverano l’estrazione di dati che provengono dai sistemi di sicurezza fisica e che daranno impulso alla trasformazione digitale, la crescente collaborazione e convergenza dei team IT e di sicurezza fisica e il perdurare del lavoro da remoto che comporta e sempre più comporterà una maggiore necessità di dati sull’utilizzo degli spazi.