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Controllo accessi oggi e domani: future proof, contactless e green

18/01/2023

della Redazione

IFSEC Global ha rilasciato un interessante report, in collaborazione con HID Global, dedicato ai sistemi di controllo accessi. Se nel  2020 il 51% degli intervistati riteneva che il proprio sistema soddisfacesse o addirittura superasse i requisiti richiesti, solo due anni dopo la percentuale è scesa al 41%. Un altro regalo della pandemia. Il report analizza lo stato attuale dei sistemi di controllo degli accessi fisici, le richieste e le sfide di chi li utilizza quotidianamente, valutandone tendenze e opportunità future. 

Gli intervistati hanno risposto a 24 domande diramate su scala globale tra febbraio e marzo 2022, per un totale di oltre 1.000 risposte pervenute da un’ampia gamma di figure professionali - utenti finali inclusi – che testimonia la complessità dei processi di decision making nel comparto sicurezza, spesso conteso da più dipartimenti: security manager, IT manager, membri del CdA, consulenti, responsabili di strutture, responsabili della sicurezza dei dati; System Integrator e installatori.

Cosa va per la maggiore (credenziali)

Alla domanda su quali sistemi di controllo degli accessi fisici supporti la loro realtà, quasi un terzo degli intervistati (32%) ha dichiarato di utilizzare il sistema 125 kHz a bassa frequenza e il 35% supporta anche la tecnologia a banda magnetica. Tra le nuove credenziali attualmente in uso, MIFARE DESFire EV1/2/3 è utilizzata dal 15% delle organizzazioni e Seos dal 10%. Inoltre, il 28% degli intervistati utilizza i QR code, che hanno vissuto un’importante rinascita durante la pandemia. 

Credenziali supportate

Sembra, quindi, che un numero significativo di realtà faccia ancora affidamento su una tecnologia vecchia e probabilmente obsoleta, che, non essendo aggiornata regolarmente, è più soggetta a vulnerabilità e ad attacchi da parte di hacker. 

Cosa va per la maggiore (sistemi)

Il controllo accessi si è evoluto considerevolmente negli ultimi 10-15 anni: il progresso della tecnologia mobile e biometrica, dei QR code e dei sistemi di riconoscimento automatico delle targhe offre agli utenti molte opzioni. I badge sono ancora molto diffusi (60%), poiché forniscono una soluzione touchless immediata. I sistemi di rilevazione presenze, che registrano l’ingresso e l’uscita dal lavoro per buste paga e altre funzioni amministrative, sono invece utilizzati dal 50% delle aziende. Sebbene le più recenti tecnologie, come biometria, impronte digitali, riconoscimento facciale o dell’iride, siano utilizzate da un minor numero di realtà, il mercato sta registrando una crescita significativa, soprattutto in Asia dove le politiche privacy non sono tanto restrittive. 

Non sorprende che più della metà (55%) delle aziende utilizzi l’accesso logico, percentuale aumentata durante la pandemia, poiché i team di sicurezza dovevano garantire l’accesso dei dipendenti da remoto, senza compromettere la sicurezza dei sistemi.  Gli intervistati sono anche stati interrogati sull’età dei propri sistemi di controllo degli accessi fisici: il 42% ha dichiarato che i propri sistemi hanno meno di tre anni, il 26% tra i 3 e i 6 anni e il 19% più di sei anni. 

Gradimento e problemi

Sebbene si tratti di una percentuale relativamente bassa, il 12% degli intervistati ha comunque affermato che l’attuale sistema non soddisfa i requisiti, e si tratta di una percentuale - oltre che significativa - in aumento rispetto all’8% registrato del 20201. Ciò potrebbe essere dovuto a diversi motivi, dall’obsolescenza di una tecnologia che si è mostrata inadeguata rispetto a richieste più avanzate e integrate, a problemi di sicurezza o banalmente di praticità. È anche diminuito il numero di intervistati che ritengono che il proprio sistema abbia soddisfatto o superato i requisiti, 41% contro il 51% del 2020: la disponibilità di nuove tecnologie e i modelli di lavoro ibridi, conseguenza della pandemia, potrebbero aver incrementato la domanda di soluzioni touchless o sistemi più convenienti che garantiscano un ambiente di lavoro sano e sicuro2. Per capire meglio perché gli utenti sono meno soddisfatti dei loro sistemi attuali sono state esplorate le principali sfide incontrate quotidianamente nel controllo degli accessi fisici: per il 40% degli intervistati si tratta della protezione contro la minaccia di vulnerabilità della sicurezza, mentre per il 37% della possibilità di emettere e revocare le credenziali di identificazione in modo efficiente. Emerge anche una chiara richiesta di sistemi più integrati, con il 27% che cita “integrazione con altri sistemi aziendali” tra le tre principali sfide quotidiane. 

Sfide e requisiti di aggiornamento 

Se solo il 41% degli utenti ritiene che il proprio attuale sistema di controllo accessi soddisfi o superi le loro esigenze, diventa difficile concepire un processo di aggiornamento, soprattutto durante la pandemia, quando si è verificato un effetto domino che ha interessato i budget e i progetti di aggiornamento pianificati dal dipartimento di sicurezza. Nonostante ciò, il 38% di tutti gli intervistati prevede di aggiornare il proprio sistema di controllo degli accessi fisici nel 2022. Il 28% ha dichiarato di essere ancora incerto, del resto ciascun governo ha scelto strategie diverse in materia di COVID (dalla “pacifica convivenza” britannica alla lotta senza quartiere cinese). 

Avete intenzione di aggiornare il vostro sistema di controllo degli accessi fisici nel 2022?

Inoltre, più di un terzo dei professionisti prevede di aggiornare almeno un componente del controllo accessi entro i prossimi tre anni: il 35% ha intenzione di aggiornare i lettori, il 38% le credenziali, il 34% i controller e il 42% i software. Ma chi decide di aggiornare un sistema di controllo accessi? I principali progetti di aggiornamento possono richiedere l’approvazione della dirigenza, ma tradizionalmente il processo decisionale spetta al team di sicurezza. Tuttavia, il sistema di controllo accessi, grazie all’integrazione di risorse umane, strutture, IT e molti altri edifici, coinvolge diversi dipartimenti e non si limita più ad impedire l’accesso a persone non autorizzate.

Sicurezza fisica e IT

Negli ultimi anni è emersa una crescente consapevolezza della necessità di una più stretta collaborazione tra i dipartimenti di sicurezza fisica e informatica. Il sondaggio mostra che i due reparti stanno lavorando assieme: l’89% degli intervistati ha infatti dichiarato che il dipartimento IT ha ha avuto un ruolo nell’updgrade del sistema e il 15% ha condiviso il budget. Solo il 15% ha dichiarato che la collaborazione tra i due reparti è scarsa o nulla. Collaborazione che può esprimersi in modi diversi: il 54% ha affermato di collaborare per stabilire migliori pratiche di sicurezza, mentre il 51% per ricercare nuove tecnologie.

Sfide per l’aggiornamento 

Nonostante la crescente richiesta di aggiornare il controllo accessi, persistono diverse complicazioni, soprattutto per quanto riguarda i costi, indicati come principale ostacolo dal 38% degli intervistati. Segue la “compatibilità con i sistemi preesistenti”, selezionata dal 13%, mentre il 9% ha espresso preoccupazione nell’approcciarsi a un nuovo sistema. Anche la pandemia ha creato degli ostacoli per le aziende: il 6% degli intervistati ha riscontrato nelle “restrizioni legate al COVID” la principale sfida, unica differenza sostanziale rispetto al 20203. 

Quali sono le caratteristiche necessarie per l’aggiornamento?

Indipendentemente dagli ostacoli che si frappongono all’aggiornamento, quali sono le caratteristiche richieste dalla nuova soluzione? Il requisito di base è la “facilità d’uso” (60%), ovvero la disponibilità di un meccanismo semplice e lineare sia per chi lo utilizza, sia per chi lo gestisce e lo mantiene. Il 49% degli intervistati ha, invece, scelto la “capacità di aggiungere o supportare nuove tecnologie in futuro”, il 33% “integrazione con piattaforme di sicurezza esistenti”, mentre il 28% è favorevole a una “tecnologia basata su standard aperti”. 

Le 5 principali caratteristiche richieste a un nuovo sistema di controllo degli accessi fisici

1 Facilità d’uso

2 Capacità di aggiungere o supportare nuove tecnologie in futuro

3 Proprietà touchless/contactless

4 Accesso mobile

5 Integrazione con piattaforme di sicurezza esistenti

Anche lo sviluppo sostenibile è all’ordine del giorno, con l’11% dei professionisti che ha selezionato “basso consumo energetico” tra le tre principali caratteristiche richieste in un nuovo sistema.

Il ruolo del controllo accessi nel monitoraggio dell’occupazione degli edifici 

La pandemia ha modificato le modalità di lavoro, portando allo sviluppo del modello “ibrido”, che ha reso ancora più importante il monitoraggio dell’occupazione degli edifici. Alla domanda su quanto sia importante avere accesso ai dati sull’occupazione del proprio edificio, gli intervistati hanno risposto con una media di 7, dove 10 è molto importante e 1 non lo è. Secondo l’indagine, il 39% delle organizzazioni è in grado di misurare sia il numero che la posizione dei dipendenti e dei visitatori in loco, mentre il 21% non è in grado di monitorarli. Il 34% degli intervistati ha dichiarato di conoscere solo il numero di dipendenti e visitatori in loco, mentre il restante 6% conosce solo la posizione dei dipendenti e dei visitatori, ma non il loro numero. Complessivamente il 39% degli intervistati ha dichiarato di conoscere sia il numero che la posizione dei dipendenti, un aumento significativo rispetto al report HID del 2021, mentre solo il 21% ha affermato di non conoscere né il numero né la posizione, con un calo dell’11%. 

Quali sono i metodi utilizzati per monitorare questi dati?  

I sistemi di controllo accessi sono il metodo più comune per monitorare i dati sull’occupazione degli edifici, mentre i sistemi di rilevazione delle presenze sono stati citati dal 24% degli intervistati per i dipendenti e dal 15% per i visitatori. I registri elettronici e cartacei rimangono ancora in uso, forse nelle aziende più piccole o in particolari locali, come palestre o strutture ricreative, mentre i sistemi SMS e cellulari sono utilizzati da un numero ridotto di organizzazioni (2%). 

Tecnologia e tendenze: uno sguardo al futuro 

Sono diverse le tendenze chiave che influenzeranno il mercato nei prossimi anni: il cloud hosting (38%) e il controllo accessi as a service (20%) figurano tra le prime tre tendenze. L’interoperabilità e gli standard aperti sono cresciuti dall’11% al 18%, mentre l’accesso mobile, gli smart building, la biometria e i sistemi cloud rimangono di grande interesse per gli operatori del settore. Rispetto al 2020, le soluzioni touchless e contactless sono un’importante aggiunta alle tendenze previste nel settore accessi. 

Quali sono le tendenze che caratterizzano il settore del controllo accessi nel prossimo futuro?

1) Standard aperti, integrazione e interoperabilità 

Tra i fattori tecnologici di maggior interesse per un upgrade, l’11% degli intervistati ha citato la capacità di integrare il controllo degli accessi fisici e logici e quasi un quarto (24%) una “migliore integrazione con i sistemi aziendali”. Inoltre, uno su cinque ritiene che l’interoperabilità e gli standard aperti saranno un’importante tendenza che caratterizzerà il settore nel prossimo futuro, perché sia le tecnologie nuove che quelle già implementate possono essere “agganciate” ai sistemi attuali, il che significa meno pianificazione e aggiornamenti invasivi. Tra le tre principali caratteristiche richieste per un nuovo sistema di controllo accessi, il 49% ha scelto la “capacità di aggiungere o supportare nuove tecnologie in futuro”, il 33% l’”integrazione con le piattaforme di sicurezza esistenti” e il 28% la “tecnologia basata su standard aperti”.

2) Soluzioni contactless 

Secondo gli esperti, molte tendenze sono state accelerate dalla pandemia: ne sono un esempio le soluzioni contactless, disponibili da tempo, ma diventate quasi “business critical” per alcune aziende a causa della notevole rilevanza delle pratiche di salute e sicurezza. 

Il ruolo della pandemia emerge anche nelle risposte alla domanda su quali siano i tre principali fattori che spingono all’aggiornamento: il 32% degli intervistati ha selezionato “introdurre soluzioni touchless in risposta alla pandemia” e il 28% la “necessità di conformarsi a nuove normative”.  Il 35% degli intervistati, invece, ha optato per la biometria. In effetti, le tecnologie biometriche, come le impronte digitali, l’iride o la corrispondenza del volto, si sono evolute in modo significativo nell’ultimo decennio e sono ora ampiamente utilizzate per il controllo accessi. 

3) Accesso Mobile

L’accesso mobile continua a essere un aspetto chiave nel controllo degli accessi fisici grazie alla sua crescente diffusione: nel 2020 il 28% degli intervistati era in procinto di passare a questa tecnologia o ne era già in possesso4, mentre quest’anno la cifra è del 38%. Un ulteriore 8% degli intervistati è già passato a lettori mobile dal 2020, mentre solo il 34% non ha attualmente in programma alcun aggiornamento, a differenza del 44% nel 2020; un altro 20% prevede di implementare sistemi mobile nei prossimi tre anni. 

Inoltre, il 41% degli intervistati considera l’accesso mobile come una delle tre principali caratteristiche necessarie in un nuovo sistema di controllo accessi e il 18% ha affermato che si tratta della tecnologia più importante per migliorare il sistema di controllo degli accessi fisici. Per un altro 51%, invece, è uno dei tre principali trend che caratterizzeranno il settore in futuro. 

4) Sostenibilità 

Nel 2022, l’importanza delle pratiche commerciali sostenibili è sempre più riconosciuta5, soprattutto a causa delle crescenti preoccupazioni per il cambiamento climatico, per non parlare delle questioni geopolitiche correlate al conflitto, ancorchè successive al rilascio di questo sondaggio. Il 19% dei professionisti riconosce che “sostenere obiettivi di sostenibilità” sia uno delle tre principali ragioni per aggiornare i sistemi di controllo degli accessi fisici, mentre il basso consumo energetico (11%) e le tecnologie BLE e NFC (8%) sono le caratteristiche più richieste per i nuovi sistemi. Il 16% degli intervistati ritiene che le soluzioni ad alta efficienza energetica saranno una delle tre principali tendenze che guideranno il settore del controllo accessi nel prossimo futuro.

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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