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Sicurezza e Assicurazione: stessa radice (parte I)

12/07/2022

di Paolo Lionetti - Risk&Insurance Manager, Socio ANRA - Associazione Nazionale Responsabili Assicurazioni Aziendali 

La materia assicurativa è poco conosciuta, quasi sempre vituperata, spesso identificata con stereotipi negativi. Eppure la funzione economica e sociale delle polizze assicurative è essenziale. E nonostante i concetti di Sicurezza e Assicurazione condividano la stessa radice etimologica (sine cura, sollevare dalle preoccupazioni), tra i due temi è sempre mancata la necessaria correlazione, non solo sul piano operativo ma anche normativo. Questo articolo inaugura un breve percorso informativo, impostato a secsolutionforum2022, che intende illustrare quanto il trasferimento assicurativo possa essere considerato strategico dalle aziende di qualunque dimensione. 

Non di rado le Piccole e Medie Imprese sono aziende scarsamente assicurate, principalmente a causa di una  non piena comprensione di cosa sia ed a cosa servano le coperture assicurative. Occorre, quindi, offrire ad imprenditori e manager le informazioni più opportune per far comprendere la valenza di un corretto trasferimento assicurativo delle conseguenze economiche e finanziarie derivanti da eventi particolarmente significativi, le cui conseguenze possano mettere in reale discussione l’esistenza aziendale stessa.

Assicurazione = Stabilità

L’industria assicurativa e riassicurativa ha la forza per garantire la stabilità del tessuto economico del Paese. La solidità patrimoniale delle Compagnie è sempre stato il presupposto che ha permesso alle Assicurazioni di essere in grado di sostenere le aziende colpite da eventi dannosi importanti, non solo legati ai danni alle cose, ma anche quelli derivanti dalle Responsabilità Civili (Responsabilità Civile Terzi, Inquinamento, Professionale, Patrimoniale, eccetera). Spesso però l’azienda sottovaluta la portata economica del danno e delle sue conseguenze nel tempo, ma è dovere di un’azienda definire il fabbisogno economico finanziario necessario a far fronte a possibili conseguenze di un evento infausto - che si tratti di terremoto, alluvione, incendio, risarcimento per infortunio sul lavoro, danno da inquinamento o cyber danno. 

Assicurare correttamente

Il concetto principe è che, una volta evidenziato un rischio che si decide consapevolmente di assicurare, allora quel rischio deve essere assicurato correttamente. Ma che significa correttamente? Significa saper identificare - seguendo logica e criteri assicurativi - il valore dei propri asset fisici ed informatici, saper calcolare il danno che deriverebbe dalla mancata produzione a seguito della perdita degli asset, saper definire la propria capacità di sopportazione economico finanziaria autonoma (al fine di definire il livello di franchigia sui singoli rischi), e saper definire la reale portata di un danno potenzialmente provocabile ad un terzo, e tanto altro ancora.

Risk Management

Assicurarsi significa, in ultima analisi, vendere i propri rischi al mercato assicurativo e implica, prima di tutto, conoscerli veramente. Il processo di Risk Management, se correttamente strutturato e non fatto perchè va di moda, è lo strumento principe per arrivare a conoscerli. Conoscerli dovrebbe anche significare esserne consapevoli. Ma non è sempre così. È altresì compito delle Imprese Assicurative, che comunque restano per DNA caute e piuttosto lente ad aggiornare le proprie proposte tecnico-commerciali, mettere a disposizione delle aziende prodotti adeguati, moderni, capaci di essere realmente compresi e realmente utili. 

Assicurazione = Solvibilità

Un’azienda che subisce un evento traumatico - improbabile ma sempre possibile - se correttamente assicurata, resta solvibile verso i propri creditori, fornitori e dipendenti. I dati e l’esperienza ci dicono che in Italia manca la cultura a garantire la propria continuità aziendale a seguito di eventi dannosi, soprattutto da quelli gravi. Troppi azzardi e limitata conoscenza dello strumento assicurativo. Mettiamoci anche una consolidata, ma nella maggior parte dei casi immeritata, diffidenza.  È indispensabile comprendere che il costo delle assicurazioni è speculare al costo dell’acquisizione di una linea di credito a fini di investimento. Ovvero: quando sottoscrivo una polizza compro a priori la solvibilità necessaria a far fronte agli impegni economici che si renderanno necessari a seguito di un evento traumatico significativo, solvibilità che solo il sistema assicurativo è in grado di dare in caso di evento infausto. 

Consulenza strutturata

In Italia la distribuzione dei prodotti assicurativi sta subendo una metamorfosi: non dovrebbe più trattarsi di vendere polizze ma di essere in grado di offrire, da parte degli intermediari (Agenti e Broker), una consulenza strutturata. Le Compagnie tendono a proporre prodotti abbastanza standardizzati e, spesso, è difficile trovare la forza - tecnica e commerciale - di modificarli o di integrarli per renderli maggiormente personalizzati rispetto alle reali necessità. Per ottenere tale risultato, comunque necessario, il supporto di intermediari e consulenti tecnici offre maggiori chance di ottenere il risultato atteso, che dovrebbe essere il mantra di ogni assicurato: acquisire aree di garanzia le più ampie possibile nell’ambito del perimetro dei propri rischi, proponendo al mercato il proprio modello di gestione nel modo più lineare possibile, ottimizzando il costo dei premi. 



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