giovedì, 2 maggio 2024

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Retail: le differenze inventariali fanno la differenza

30/03/2022

di Giovanni Villarosa - Laureato in Scienze dell’Intelligence e della Sicurezza, esperto di Sicurezza Fisica per Infrastrutture, CSO e DPO, membro del comitato tecnico-scientifico del CESPIS, Centro Studi Prevenzione, Investigazione e Sicurezza

La sicurezza e la tutela del patrimonio nel mondo retail rappresentano un fattore critico nella valutazione di soluzioni di security integrata, come il controllo degli accessi, il monitoraggio delle intrusioni, la deterrenza rispetto a furti e taccheggio, la protezione dei dati commerciali. Il ventaglio relativo alle attività criminali del settore, in tutto il Paese, è particolarmente ampio, soprattutto sulla caratterizzazione valoriale del danno economico, dato che in tema di tutela ogni singolo segmento del retail presenta criticità proprie. Secondo i dati messi in luce dall’ultima analisi realizzata da Crime & Tech, le stime relative alle perdite subite, a causa dei furti e delle rapine hanno superato la soglia annua dei 2,3 miliardi di euro, una cifra che vale un punto (1,1%) di fatturato del settore; se a queste cifre poi sommiamo gli investimenti sostenuti dai retailer per dotarsi di strumenti tecnologici per salvaguardare il patrimonio, allora la cifra aumenta fino ad arrivare a circa 3,4 miliardi di euro.

Entrando nel dettaglio del fenomeno, osserviamo come le tecnologie antitaccheggio sono le soluzioni più richieste nel mondo retail: un esempio su tutti è rappresentato dal netto aumento degli episodi di sottrazione della merce mediante l’utilizzo di borse appositamente “schermate”, utili a bypassare la sensoristica antitaccheggio - modus operandi tipico del settore merceologico dei prodotti di piccole dimensioni, ma caratterizzati da un elevato valore commerciale. Con l’utilizzo delle nuove misure di loss prevention proposte dai mercati di settore,  la sicurezza del patrimonio aziendale del comparto retail sta vivendo una trasformazione storica, un’importante fase di transizione tecnologica offerta dai mercati verticali. Un tipico esempio è rappresentato dal comparto Fashion, settore non marginale in quanto a furti e taccheggio, dove peraltro sono in forte crescita le azioni messe a segno dalla infedeltà dei dipendenti operativi presso i punti di vendita.

Sorveglianza intelligente della merce 

In tutti i mercati caratterizzati dalla diversità e complessità del rischio, l’industria della sicurezza verticalizza sempre di più la propria offerta tecnologica, quale risposta alle specifiche domande tecniche, commerciali e normative provenienti dai retailer, contribuendo attraverso soluzioni di sicurezza specifiche e modulari, attagliate alle esigenze di ogni rivenditore. Oggi il mercato offre sistemi disegnati per una sorveglianza intelligente della merce presente all’interno delle aree commerciali, realizzata con tecnologie (I-Sense, Rfid, etc) evolute che tracciano e riconoscono i singoli articoli, rilevandone la direzione di movimento all’interno dell’area negozio, fornendo, tra l’altro, un feed-back istantaneo e continuo allo store manager, come a tutto il personale addetto alle vendite. La sorveglianza dei prodotti è fatta anche di soluzioni software based, adottate per garantire un controllo remoto dei magazzini, come delle giacenze nei negozi (molto importante, ad esempio, nella prevenzione delle differenze inventariali).

Business intelligence 

E proprio grazie al supporto di sicurezza dato da questi sistemi di tracciamento che diventa molto più semplice ricostruire (in-store tracking), ad esempio, il comportamento dei clienti all’interno delle aree commerciali, modellando nel contempo un valido sistema di business intelligence. Tuttavia la tutela del patrimonio aziendale non può essere limitata solo all’interno dei locali commerciali: occorre progettare soluzioni di sicurezza che riguardino anche l’esterno degli edifici e che siano pensate in base alle dimensioni degli store, monitorando il tutto con telecamere ad alta definizione, centralizzate verso le Control Room Corporate o remotizzate presso gli Istituti di vigilanza, dove saranno integrate con gli altri sistemi di sicurezza, come gli impianti antintrusione e di controllo degli accessi aziendali. 

Proteggere il business

Ecco come i mercati stanno spingendo sempre più i security manager verso l’innovazione del settore, con una vision tecnologica a largo spettro, che privilegia soluzioni in grado di dialogare ed integrarsi con il mondo IT, perché gli investimenti nel settore della tutela del patrimonio sono legati e direttamente proporzionali alle performance delle vendite e allo stretto contenimento delle differenze inventariali.

Gli altri aspetti fondamentali per i retailer sono quelli rappresentati dalla continuità operativa, dalla protezione delle transazioni commerciali - e non soltanto a livello di cash e prodotto, la sicurezza delle informazioni correlate alla clientela - che vanno dalle identità e credenziali digitali, fino ai criteri di spesa e le modalità di pagamento. I mutamenti socioeconomici hanno spinto i mercati verticali della sicurezza, in ambito retail, a sviluppare sempre più sistemi adeguati alle tipologie dei furti e soluzioni rispondenti alle modalità di attacco. Ecco perché, in questo delicato ambito, tutti i sistemi di loss prevention non dovranno essere più considerati alla stregua di un singolo elemento, stand alone, ma una componente imprescindibile della gestione integrata della sicurezza aziendale. 



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