MILANO - Da improvvisatori a installatori professionali di sicurezza: alle volte basta un documento ben redatto per fare la differenza in termini di affidabilità. A.I.P.S., Associazione Installatori Professionali Sicurezza, fornisce modelli e fac simile della documentazione imposta dalle norme: dal foglio di sopralluogo alle condizioni generali di contratto, fino al preventivo.
Rimandando ai precedenti contributi di AIPS per le fasi anteriori, questo articolo si concentra sulla fase del collaudo. Una volta concluso infatti il sopralluogo, l’installatore e/o il progettista abilitato (vedi DM 37/08) predisporrà un progetto in funzione dei dati in ingresso reperiti, delle norme cogenti e delle aspettative del committente, insieme al relativo preventivo.
Se il cliente sarà soddisfatto, si stipulerà un contratto d’ordine e si procederà con l’installazione dell’impianto, che dovrà essere configurato in conformità all’offerta di progettazione del sistema, concordando – attenzione! – per iscritto con il cliente ogni eventuale modifica in corso d’opera. Arriviamo quindi alla fase del collaudo.
Paolo Gambuzzi - Vice-presidente di A.I.P.S., Associazione che riunisce in Italia le aziende che si occupano professionalmente di installazione e manutenzione di sistemi di sicurezza - approfondisce il tema nell'articolo al link che segue:
https://www.secsolution.com/articolo.asp?id=692
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