domenica, 19 maggio 2024

Interviste

Surveye e l’approccio human centric: la sicurezza al servizio dell’uomo

Intervista a Diego Corsini, Amministratore e Presidente di Surveye

18/12/2019

Il concetto chiave per interpretare il periodo più recente della storia di Surveye è “cambiamento”. Nel 2015, il passaggio dalla società partecipata all’attuale proprietà; lo scorso maggio, l’apertura di una nuova sede che a breve sarà inaugurata ufficialmente. Con Diego Corsini, Amministratore e Presidente di Surveye, ne abbiamo ripercorso le tappe, di pari passo con lo sviluppo e l’ingresso di nuove tecnologie nel settore security, fino alla Surveye di oggi, sempre più al servizio delle esigenze dei clienti.

Ci vuole riassumere questi anni di trasformazione e di crescita?

La storia di Surveye si caratterizza per un continuo processo di evoluzione ed adattamento dei nostri servizi ai nuovi bisogni del cliente. Siamo nati nel 1995. Abbiamo vissuto il mondo della sicurezza fin dai suoi primi anni e, durante il periodo di transizione dal mondo analogico a quello IP, siamo stati protagonisti di un importante progetto del Retail in cui abbiamo implementato uno dei primi VMS entrati nel mercato, le prime telecamere IP ed abbiamo inoltre sviluppato il primo sistema di video analisi ad hoc, per sopperire ad una problematica evidenziata dal nostro cliente. L’evoluzione del mondo della videosorveglianza ci ha poi portati ad approfondire logiche di configurazioni sempre più complesse, per rispondere alle esigenze di interlocutori più esigenti e preparati, arrivando a sfruttare anche la nuova tecnologia termica. Il nostro interesse però non si è fermato solo al mondo della videosorveglianza e ai relativi sviluppi.

Quindi vi siete mossi in anticipo oltre la videosorveglianza.

Abbiamo costantemente monitorato l’evoluzione del mercato rivolgendo particolare attenzione a quanto veniva immesso al suo interno con l’impegno di valutare, tramite test specifici e a volte invasivi, la bontà dei prodotti prima di iniziare a proporli ai nostri clienti, evitando così il rischio di incorrere in disservizi. Facciamo riferimento a test di stress sulle prime centrali antintrusione IP, sui cilindri per la gestione delle chiavi, su sistemi PSIM per la supervisione integrata, fino ad arrivare agli ultimi progetti sviluppati con tecnologia RFID in ambienti del luxury e non.

Qual è la vostra attuale organizzazione?

La nostra evoluzione ha coinvolto l’intera azienda. Nel 2013, consapevoli del ruolo fondamentale delle informazioni per qualunque attività di imprese, abbiamo sviluppato un sistema informativo integrato per la gestione e il controllo di tutti i processi operativi. Nel 2015 l’azienda è diventata unipersonale e nel 2017 ha modificato la propria ragione sociale. È aumentato il fatturato, è stato incrementato e ristrutturato il team interno (siamo arrivati a più di 50 dipendenti), sono state rafforzate sia le partnership con i brand principali sia la leadership di Surveye nel mercato fino a maggio 2019, quando si è chiuso questo importante percorso con il cambio di sede.

Ai mutamenti che ha descritto corrisponde anche un modo differente di approcciare il mercato?  

Non ci limitiamo a essere al passo con la tecnologia, come siamo sempre stati, ma offriamo qualcosa in più. Puntiamo sul rapporto umano e su questo concetto abbiamo focalizzato anche la nostra ultima campagna pubblicitaria, perché la diversità di approccio rispetto alle altre realtà del mondo security sia immediatamente percepibile.  Stiamo inoltre cercando di affrancare il settore dalla logica dominante della scelta fondata sul prezzo. Il valore aggiunto di un prodotto o sistema di sicurezza non può dipendere dal suo minor costo. La competenza nell’offrire soluzioni che corrispondono alle esigenze e alle problematiche del cliente è il vero, anzi l’unico valore aggiunto di una soluzione di sicurezza.

Quali sono i vostri mercati d’elezione?

Lavoriamo molto nell’ambito dell’antintrusione, della videosorveglianza e del controllo accessi (un segmento questo che gli analisti descrivono in crescita, ma in cui pochi investono), in diversi mercati verticali: dal bancario alla grande distribuzione, dalla logistica all’industria al Retail. Ci stiamo rivolgendo al mercato con soluzioni che vanno molto al di là della sicurezza e questo ci apre le porte di nuovi settori. Stiamo per esempio seguendo, con enorme soddisfazione, progetti RFId in ambito Retail per marchi di alta gamma. 

Quale evoluzione si aspetta sul fronte della domanda di sicurezza?

L’attuale domanda è molto orientata sul TVCC e quanto ad esso connesso; nello specifico la gestione del dato. I sistemi anti intrusione continuano a difendersi ma ci aspettiamo che tecnologie come il controllo accessi prima o poi esplodano.

Ci sono da tener monitorate comunque soluzioni di nicchia e legate al mondo IoT. Aspettiamo inoltre di capire come si muove il settore della rilevazione fumi con la nuova normativa UNI 11224. 

Le novità Surveye in cantiere per il prossimo anno?

Ora lavoriamo per differenziarci. Sperimentiamo per evolverci. Integriamo nuove tecnologie e mettiamo a disposizione dati essenziali per chiunque debba amministrare ecosistemi sempre più complessi e interconnessi, che richiedono informazioni rapide e mirate. Dalla smart city a una semplice ma importante statistica per il marketing. Il tutto nel rispetto delle normative, a partire dalla privacy.

Siamo spinti dalla nostra passione e da un unico obiettivo: soddisfare le richieste dei clienti. Siamo consapevoli che uno dei più grandi ostacoli al cambiamento è l’abitudine, la tendenza a essere “conservatori cognitivi”, e non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare sempre le stesse cose. Siamo convinti che lo sviluppo passi da una cultura organizzativa basata su formazione, condivisione delle strategie, capacità di apprendimento, riorganizzazione della propria cultura.

Vogliamo creare un’immagine forte, per dare sicurezza ai nostri clienti. Lavoriamo sul nostro futuro in perfetto equilibrio fra tecnologia e rapporto umano.

http://surveye.it/it 

 



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