domenica, 19 maggio 2024

Interviste

Servono più norme e più poteri

Intervista a Franco Cecconi, Presidente AISS (Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria)

22/08/2019

E' in discussione la nuova bozza di protocollo tra Ministero dell'Interno e Associazioni di categoria per definire linee guida di sicurezza più stringenti per i gestori dei locali: coinvolgerà anche l'operato degli addetti alla sicurezza?

Certamente sì, visto che sono gli addetti alla sicurezza ad interfacciarsi per mansione con il pubblico, il gestore e le FF.OO. Il fatto anomalo è però che in questo accordo AISS non è stata interpellata né citata, come se la sicurezza nei locali venisse operata da singoli individui e non coordinata da aziende specializzate del settore, peraltro titolari di una licenza di Polizia ai sensi del art.134 TULPS. Sembrerebbe l’ennesimo tentativo delle Associazioni dei gestori dei locali di tagliare fuori dal loro mercato le agenzie di sicurezza, scomodi interlocutori che impediscono eccessive ingerenze dei gestori nell'ambito del settore security perché incidono sui budget. “Incredibilmente” però l’accordo quadro ricalca una serie di richieste dell’AISS che rimbalzano sui tavoli del Ministero dell’Interno fin dal 2012...

In tempi in cui anche i luoghi di pubblico intrattenimento possono essere oggetto di attentati terroristici (vedi Bataclan), di quali misure di sicurezza e sistemi di controllo degli accessi sono dotati i locali da ballo italiani?

Le indicazioni della nostra Associazione si sono adeguate nel tempo al degenerare della situazione, anche sotto il profilo dell'antiterrorismo, per contrastare il quale nulla però è stato fatto in materia di discoteche. Lodevole però l’iniziativa del capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli sulla gestione degli eventi: lì sono state stilate delle prescrizioni molto utili alla prevenzione e alla dissuasione, indicazioni che andrebbero estese anche alle discoteche. Resta il fatto che la componente umana, pur corrispondendo ad una serie di requisiti anche di formazione, senza una figura giuridica specifica, può ben poco contro le sempre nuove problematiche emergenti (alcol, droga, episodi violenti).

Cosa chiedete al Governo?

Come Associazione richiediamo l’installazione obbligatoria di sistemi di telecamere a circuito chiuso, sia fuori che dentro ai locali; la possibilità di effettuare il pat down, anche con l’ausilio di metal detector manuali; un numero congruo  di operatori in servizio (è qui che nascono i principali dissidi con i gestori); una diversa figura giuridica per gli operatori (in particolare chiediamo la qualifica di incaricato di pubblico servizio come per gli steward dello stadio); una revisione delle regole di intervento, perché le modalità previste dal DM 6 ottobre 2009 si sono rivelate inefficaci. Ovviamente qualunque intervento volto alla prevenzione andrebbe pianificato da un esperto del settore ...che non è di certo il gestore della discoteca.

L'abusivismo è una piaga del settore: quali iniziative sono state messe in campo per rispondere a questo fenomeno?

Nessuna iniziativa fattiva, se non una serie di controlli a macchia di leopardo che non garantiscono la lotta alle irregolarità e all’abusivismo nemmeno dal punto di vista giuslavoristico. Una soluzione potrebbe essere uno sportello per le segnalazioni perché, nonostante le nostre indicazioni, nulla è stato fatto. Vogliamo evidenziare in questo contesto l’uso scriteriato durante gli eventi delle associazioni di volontariato, prive dei titoli di polizia necessari e non formate all'uopo.


maggiori informazioni su:
http://www.aissitalia.org



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